Cronaca

Precari della scuola, crescita
esponenziale: Uil lancia l'allarme

Continua a crescere il precariato nel mondo della scuola, anche in provincia di Cremona: questo il quadro che emerge dall’elaborazione fatta dalla Uil sulla situazione degli ultimi otto anni. Nel 2015 gli insegnanti precari erano 950, nell’ultimo anno scolastico se ne contano 1.396. Sul totale degli insegnanti, i precari sono quindi oltre il 27%. E’ invece in calo il personale fisso: da 4.047 docenti a tempo indeterminato nel 2015 a 3.683 oggi. Simile il dato in Lombardia, dove la situazione ha un andamento analogo, come evidenzia Abele Parente, segretario generale Uil Scuola Rua Lombardia.

Secondo Parente, “nel 2015, in Lombardia, gli insegnanti precari erano 17.343, nel 2023 se ne contano quasi il doppio, ben 31.696. Il personale a tempo indeterminato è passato dal 2015 dalle 96.510 unità del 2015 alle 88.682 unità del 2023, con una percentuale di lavoratori a tempo determinato sul totale in crescita del 26,33 per cento”.

Emblematica anche la situazione della disabilità: nel territorio cremonese i docenti di sostegno a tempo determinato sono passati da 415 nel 2015 a 686 nel 2023, mentre quelli “a posto fisso” sono scesi da 456 a 288. Emerge quindi che in questo settore il precariato è decisamente preponderante: basti pensare che rappresenta oltre il 70% del totale. In Lombardia gli indeterminati erano 9.943 nel 2015 per arrivare, nel 2022, a 7.763, a fronte comunque delle innumerevoli certificazioni, che ogni anno aumentano in Lombardia, e delle cattedre scoperte sul territorio lombardo. Ovviamente anche qui, sono aumentati i precari, che passano da 7.941 nel 2015 a ben 15.242 senza essere stabilizzati.

“Un disagio enorme arrecato a studenti e famiglie” commenta Parente. “Stiamo parlando di docenti specializzati, che per colpa di percorsi a numero chiuso senza senso, offerti dal Ministero, non possono garantire lo sviluppo di competenze e conoscenze agli alunni con disabilità. Un duro colpo per l’inclusione scolastica”.

Il discorso non cambia nemmeno per il personale Ata: s in provincia di Cremona e nel 2015 i precari erano 190, nel 2023 se ne sono registrati 351, e sono il 24% del totale. Analogo il dato regionale.

“Le conseguenze dei tagli effettuati dal ministero nel corso degli anni sono inaccettabili per il futuro della nostra regione” sottolinea ancora Parente. “Con stipendi bassi che sul nostro territorio mostrano una sofferenza sul costo della vita reale. E non dimentichiamo che gli scorsi concorsi non hanno avuto l’effetto sperato di rendere stabile il lavoro scolastico, specialmente in Lombardia, che è la regione dove, ancora oggi, è persistente il precariato. Abbiamo bisogno di docenti e le scuole adibiscono sempre più a Mad”.

Il Segretario di Uil Scuola Rua Lombardia ribadisce che “basterebbero 180 milioni di euro per stabilizzare 250mila precari, secondo uno studio condotto dalla Uil alla fine del 2022. Questo costo, pari a 716,12 euro per unità di personale, rimane una soluzione valida e urgente per risolvere la crisi attuale”.

Tra le soluzioni proposte da Uil Scuola Lombardia, c’è quella di utilizzare le Gps di prima fascia per posti di sostegno e posto comune, come canale strutturale di assunzione, per coprire i posti rimasti vacanti, una volta terminate le immissioni in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento e da quelle concorsuali. “Eliminare l’anomalia della distinzione tra organico di fatto e organico di diritto che rappresenta una condizione anacronistica rispetto alla reale situazione nelle scuole italiane” continua Parente.

“Per il personale docente e le supplenze sul sostegno bisogna garantire il più possibile che gli alunni con disabilità abbiano un docente specializzato, come previsto dalla Legge Quadro sulla disabilità 104/92. A tal fine, una volta esaurita la prima fascia sostegno delle GPS della propria provincia, bisogna adottare soluzioni efficaci per assumere insegnanti specializzati da altre province, prima di passare a nominare da seconda fascia GPS o da graduatorie incrociate docenti non specializzati”.

Infine, secondo il segretario, “Per il personale Ata va autorizzato ogni anno il 100 per cento del turnover. Nello scorso anno scolastico su 27.704 posti vacanti, ne sono stati autorizzati, per le immissioni in ruolo, meno della metà (10.116)”.

Per quanto riguarda invece le supplenze brevi per i collaboratori scolastici, secondo la Uil, la soluzione può essere trovata nell’introduzione di una graduatoria, su base volontaria, per le supplenze di pochi giorni, con particolari e celeri modalità di interpello e con immediata presa di servizio. Analogamente a quanto già previsto per il personale docente della scuola dell’infanzia e della primaria (“supplenze fino ai 10 giorni”) personale al quale è consentito, al momento dell’aggiornamento delle graduatorie, di dichiarare tale disponibilità per un certo numero di scuole.

LaBos

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