Elezioni: definiti gli schieramenti
ancora incognite all'orizzonte
Debutto da candidato sindaco per Andrea Virgilio che domani lunedì 26 febbraio farà la sua prima uscita pubblica in questa veste nel campo “amico” di Cremona Si Può, il laboratorio politico del sindaco uscente Galimberti. L’appuntamento è al Civico 81 alle ore 21 ed è aperto a tutti. Un inizio soft di campagna elettorale, visto che siamo ancora lontani dai momenti in cui i toni si faranno più accesi con l’avvicinarsi della scadenza dell’8 e 9 giugno.
Dall’altro lato, Alessandro Portesani, ufficializzato come candidato sindaco del centrodestra solo pochi giorni fa, potrebbe ulteriormente ampliare la coalizione, come ha dichiarato anche nella conferenza stampa di mercoledì scorso: siamo aperti ad accogliere chiunque abbracci il nostro programma, ha detto. Al varco sono attesi Azione e Italia Viva.
Il dialogo tra i due partiti a livello territoriale non si è mai interrotto, a dispetto delle tensioni tra i due leader nazionali. Come spiega Giovanni Biondi, referente provinciale dei renziani, gli unici incontri con Portesani sono avvenuti all’inizio della sua discesa in campo e ben prima che uscisse la candidatura. “Con Azione ci incontreremo ancora in settimana”, afferma Biondi.
Altre incognite però agitano le acque dei due schieramenti principali. Nel centrodestra i mal di pancia riguardano le tensioni di una parte di Fratelli d’Italia che non ha condiviso la scelta della candidatura del “civico” Portesani, figura ritenuta troppo distante dai temi identitari della destra. Le frizioni emerse nella segreteria provinciale qualche settimana fa non sono rientrate, anche se l’ipotesi di una lista alternativa che porti avanti un altro candidato sindaco resta al momento fantapolitica. E’ vista come uno spauracchio dalle segreterie politiche che sono riuscite a costruire una cornice di unitarietà, ma non gioverebbe granché nemmeno a chi se ne facesse portavoce, visto come è andata cinque anni fa. Di certo, fanno sapere da Fratelli d’Italia, se un iscritto pensa di mettere in piedi una lista civica, automaticamente sarebbe fuori dal partito.
Una situazione ancora in divenire quindi, come tutt’altro che risolte sono le frizioni tra la coalizione di Andrea Virgilio e il mondo ambientalista – movimentista tradizionalmente affine al centrosinistra. Paradossalmente le posizioni dei movimenti, che intercettano anche molte sensibilità del Partito democratico per quanto riguarda il biometano alle porte di Gerre de Caprioli, sono state sposate in pieno da Portesani, mentre Virgilio sta agendo in continuità con l’amministrazione Galimberti. Anche nella galassia del centrosinistra quindi potrebbe sorgere una lista di disturbo. gbiagi