Politica

Alessandro Portesani è il candidato
sindaco del centrodestra

Alessandro Portesani, 41 anni, sposato con due figli, è da oggi il candidato sindaco della coalizione di centro destra che vede riuniti FdI, Forza Italia, Lega, Udc e ovviamente la sua lista civica Novità a Cremona. L’annuncio è stato dato nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa congiunta alla presenza dei segretari provinciali Marcello Ventura, Gabriele Gallina, Simone Bossi, Giuseppe Trespidi. Nella saletta di Spazio Comune tanti i volti noti (i consiglieri comunali Simona Sommi, Alessandro Fanti, Carlo Malvezzi) del centrodestra cremonese e anche ex esponenti della Giunta Perri come  Jane Alquati oltre a diversi membri delle segreterie cittadine.

Arrivato con un certo ritardo (“potremmo parlare a lungo della situazione parcheggi in città”, ha ironizzato), Portesani è stato presentato da Marcello Ventura come il candidato di un centrodestra unito, sottolineando a più riprese la natura territoriale della scelta, a differenza di  quanto accadde cinque anni fa.

Tema rimarcato anche da Bossi: “Ci hanno spesso accusati di arrivare in ritardo nella scelta del candidato, stavolta con grande pragmatismo, siamo arrivati alla scelta di Alessandro uniti come forze politiche del centrodestra. Da oggi inizia la campagna elettorale”.
“E’ una giornata importante – ha detto Gallina – Alessandro ha iniziato un percorso politico da non molto tempo, è una figura nuova, il fatto che abbiamo davanti diversi mesi ci dà una mano, ora dobbiamo fare capire che questa alleanza non nasce a caso ma da una elaborazione sui programmi. È una scelta territoriale, siamo contenti che ci abbia dato la sua disponibilità”.
Per Trespidi, “dobbiamo intercettare i bisogni dei cittadini e far percepire che questo rappresenta il cambiamento”.

Dieci i punti programmatici illustrati da Portesani, frutto del confronto con i partiti nelle scorse settimane, riassunti per sommi punti.  Partendo dalla relazione università – impresa: importante che le figure che si formano a Cremona abbiano le migliori opportunità lavorative in città evitando quindi la fuga dei talenti. Sempre in tema di istruzione viene proposto un osservatorio sulla dispersione scolastica e il ritorno di un vero e proprio Salone dell’orientamento in Fiera.

Secondo punto, tutela della natalità e famiglia: rivedere tutte le voci della fiscalità locale a favore delle famiglie. Rivedere anche le soglie Isee per andare incontro ai genitori che lavorano. E poi, l’idea di un “coupon nascita” per i neo genitori che li faccia accedere a prezzi  agevolati a servizi pubblici o privati convenzionati.

Terzo punto, welfare e servizi: 30 milioni di spesa sociale sono un terzo del bilancio comunale ha sottolineato Portesani, i soldi ci sono bisogna però spenderli in modo da non creare assistenzialismo e “dando a ogni cittadino ciò di cui ha bisogno, non di più, non di meno. Facendo prevenzione rispetto ai bisogni, si possono liberare risorse importanti”.
Sul versante turismo e commercio, “serve un city manager per  fidelizzare i cittadini nei confronti del centro storico, un centro commerciale naturale che offra gli stessi servizi delle gallerie commerciali. Le nostre eccellenze devono essere rimesse al centro dello sviluppo”, anche attraverso pacchetti turistici che si allarghino al territorio facendo sì che si prolunghi il tempo della permanenza dei turisti.
E torna anche il tema di Cremona che assuma la guida della sua provincia: il capoluogo “deve essere più intraprendente, dobbiamo ascoltare tutti i comuni, fare sintesi e insieme portare avanti le istanze. Cremona è anche la sua cintura. Il capoluogo deve essere generoso a mettere a disposizione le sue risorse nel welfare”, ha detto toccando un nervo scoperto dell’Azienda Sociale Cremonese.
Quanto alla sicurezza, “la percezione è molto peggiorata, anche se il numero degli episodi è in linea con gli altri anni”. Dunque: lavorare su migliore illuminazione della città e ripristino dell’organico completo della polizia locale, dotandole di sistemi per automatizzare i processi.
Sul fronte dell’urbanistica, Portesani non si sbilancia su temi cari al centrodestra come la strada sud, ma parla di “piano diffuso della qualità urbana” facendo leva su incentivi ai privati per valorizzare i plateatici, incentivando la responsabilizzazione dei cittadini. Citati alcuni esempi di degrado che permangono da tempo: montagnole dei Giardini Pubblici, stato non ottimale di viale Po; parcheggio multipiano di via Dante; diminuzione del budget per le potature.
“Le periferie sono opportunità, non ghetti. Bisogna investire. I comitati di quartiere devono tornare a dare input all’amministrazione”.
Dieci anni fa e anche cinque anni dopo fu l’inceneritore a infiammare la campagna elettorale, quest’anno sarà il biometano: nessun dubbio per il centrodestra, “bisogna ripristinare il buonsenso, quella localizzazione è errata come sbagliato è non confrontarsi con le amministrazioni comunali vicine”. Reclama che Cremona non debba subire i diktat  di una realtà privata (leggi A2A), incespicando però sulle quote di partecipazione del Comune, che “detiene il 5%, anzi no, lo 0,5”. Ad ogni modo è il modo con cui si è arrivati alla localizzazione dell’impianto  che viene criticato e insomma, “no a infrastrutture che la gente non vuole”.
Su infrastrutture e servizi, bisogna “agire senza ideologia, puntare molto su mobilità dolce”, evitando di pensare a ciclabili lungo la circonvallazione, piuttosto privilegiando i percorsi interni alla città approfittandone per abbattere qualche barriera architettonica.
Quanto alle ferrovie, citato  il ripristino della Cremona – Piacenza; mentre su strada serve una riqualificazione del percorso per Mantova, “che sia autostrada o meno non importa, cerchiamo intesa con la provincia di Mantova”.
Altri spunti riguardano l’accorpamento degli uffici comunali aperti ai cittadini per velocizzare le pratiche, oltre alla digitalizzazione; investimenti sugli impianti sportivi, pensando anche al palazzetto dello sport; valorizzazione della Fiera che torni ad essere vetrina delle eccellenze della città.
Giuliana Biagi

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