Cronaca

Di nuovo nella morsa dello
smog: pm10 alle stelle

E’ durata poco la tregua dallo smog sul territorio cremonese: dopo un gennaio decisamente pessimo, la pioggia aveva ripulito l’aria dalle polveri sottili. Ma il ritorno dell’alta pressione ha portato di nuovo con sé l’accumulo di Pm10. I valori misurarti dalle centraline di Arpa Lombardia sono infatti tornarti oltre la soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo già da 3 giorni. L’ultima rilevazione disponibile, quella di sabato 17 febbraio, evidenziava valori superiori ai 90 microgrammi, segno di una tendenza in rapida salita.

Il problema nel nostro territorio è il fenomeno dell’inversione termica, che funge da coperchio che impedisce il rimescolamento verticale degli strati d’aria inferiori con quelli superiori. In questo modo le sostanze inquinanti si accumulano nella massa di aria fredda più vicina al suolo. Il che provoca anche le fittissime nebbie che stanno caratterizzando questo periodo.

Peraltro, la situazione non è destinata a migliorare nel breve termine: secondo le previsioni di Arpa, sulla Lombardia permane una situazione di generale stabilità grazie alla nuova espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso l’Europa Centrale, che apporta quindi condizioni di scarsa ventilazione e frequente inversione termica.

Dunque nei prossimi giorni si prospettano condizioni atmosferiche favorevoli all’accumulo di inquinanti, in misura maggiore sulla pianura durante le ore più fredde. E’ quindi probabile che si tornerà anche all’attivazione delle misure antismog. LaBos

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