Cronaca

Blitz della Digos alla Prosus,
sgomberati gli occupanti

Si è svolto nella notte lo sgombero dello stabilimento ProSus di Vescovato, dopo mesi di occupazione da parte dei lavoratori, che puntano il dito contro la proprietà, accusandola di svariati licenziamenti nell’ambito del processo di ristrutturazione aziendale volto a risanare una crisi che va avanti da tempo.

Il blitz degli agenti della Digos ha avuto luogo intorno alle 3 di notte, dopo un lavoro di dialogo con gli occupanti, che non hanno opposto resistenza. Undici le persone presenti all’interno in quel momento, mentre altre sei presidiavano i cancelli fuori. Tutti sono stati identificati dagli agenti di polizia. I manifestanti sono comunque rimasti all’esterno della struttura, proseguendo la loro protesta.

La situazione di crisi in cui versa Prosus affonda le radici in un passato remoto. La società aveva, nel tempo, tentato diverse strade, fino ad arrivare, nel mese di giugno 2023, a presentare l’istanza di Composizione Negoziata, al fine di avviare un percorso volto ad impostare un piano di risanamento attraverso la cessione dei rami di azienda, uno dei quali è il macello. Secondo quanto aveva dichiarato circa un mese fa il presidente, Giovanni Avanzini, scopo dell’operazione è di tutelare i posti di lavoro.

Non dello stesso parese l’Usb, il sindacato di base che ha portato avanti la protesta e che non intende fermarsi:”I lavoratori sono in lotta da quattro mesi” scrivono i sindacalisti. “La prima mossa dei padroni è stata la chiusura dei contratti con le ditte di appalto, licenziamenti mascherati che hanno colpito lavoratori impegnati da oltre 10 anni in Prosus.

Il business della Prosus azienda storica e leader nel settore alimentare, vale diverse decine di milioni che fanno gola agli speculatori di turno, un affare che però non tiene conto del futuro dei lavoratori e delle loro famiglie”. Per il sindacato, “i primi ad essere licenziati e oggi sgomberati dalla Polizia sono i lavoratori diretti e a tempo indeterminato che si sono fatti avanti per difendere i loro compagni delle ditte in appalto chiusi dalla Prosus lo scorso dicembre”.

Ma la mobilitazione sindacale non si ferma: mercoledì 28 febbraio si svolgerà infatti una manifestazione a Cremona, con la presenza di Zero Calcare, a cui hanno aderito gli operai della logistica, dei porti, dell’industria. Data e luogo verranno comunicati in un secondo tempo.

LaBos

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