Cronaca

"Dopo di Noi: Insieme", 20 anni
di famiglia allargata per i disabili

La Fondazione “Dopo di Noi: Insieme” compie vent’anni. Oggi in sala Consulta del Comune, l’inizio dei festeggiamenti per l’associazione presieduta da Libero Zini, che si occupa di costruire un futuro per i disabili gravi, quando verrà meno l’apporto della famiglia d’origine.

Un’esperienza pionieristica quella della fondazione, nata ben prima della legge che disciplina il Dopo di noi, risalente al 2016. All’epoca fu l’ingegnere e noto filantropo Gianni Carutti a dare concretezza al desiderio di 17 coppie di genitori preoccupati per l’avvenire dei propri figli. Il timore di un’istituzionalizzazione forzata quando la famiglia non fosse più stata in grado di assisterli, ha dato la forza per concepire un sogno, quello di dar vita a una comunità residenziale, oggi situata in via Cattaro, una sorta di grande famiglia allargata dove oggi alloggiano 7 persone, con in più una stanza per il pronto intervento.

La ricostruzione di come nacque questo progetto è stata fatta da Libero Zini, l’attuale presidente, dall’assessore al Welfare Rosita Viola, dal sindaco Gianluca Galimberti, dall’assessore Maura Ruggeri, che nel 2004 seguiva i servizi sociali e che visse in prima persona quei momenti carichi di incertezze ma anche di speranze che si sono poi concretizzate. Dopo l’iniziale avvio,  altre associazioni si sono aggregate diventando soci partecipanti: Anffas (presente con il il presidente Giorgio Rampi), Agropolis (rappresentata oggi dal presidente Lodovico Ghelfi), e anche soggetti istituzionali come Fondazione Città di Cremona, il cui operato è stato illustrato dalla presidente Uliana Garoli, affiancata dal vice Fiorenzo Bassi. “Il nostro apporto concreto è stato aver  messo a disposizione, grazie alla donazione Raspagliesi, l’immobile di via 11 febbraio per dare una nuova sede alla comunità gestita da Società Dolce, liberando così uno spazio in via Cattaro dove Dopo di Noi: Insieme potrà ampliarsi. I suoi soci hanno una capacità contagiosa, in grado di far superare anche le iniziali difficoltà”.

“I ragazzi – ha spiegato Zini – non vivono il problema del distacco dalla famiglia, frequentano i centri diurno e poi la sera fanno ritorno in quella che è la loro casa. L’apporto di volontari ed educatori (forniti dalla cooperativa  Società Dolce, ndr) garantisce la partecipazione alla vita cittadina. La nostra attività si basa sull’apporto di donazioni e  lasciti testamentari, sulla buona usanza e poi naturalmente sull’apporto di enti e istituzioni. Contiamo di andare avanti – ha poi concluso Zini – se ce l’abbiamo fatta da neofiti per i primi 20 anni contiamo di andare  avanti ancora per altrettanti con l’aiuto della provvidenza”.

A seguire è intervenuta Nadia Nava, figlia di Leda Dall’Acqua, la prima presidente della Fondazione. Un ponte tra passato (da giovanissima aveva partecipato al battesimo della nuova entità) e un presente ricco di novità visto che il ventennale coinciderà con una serie di iniziative realizzate grazie alla collaborazione dell’Inner Wheel di Desenzano – Salò che verranno via via annunciate sui social (Facebook: Fondazione Dopo di Noi: Insieme;  e Instagram: dopodinoi.cremona).  Tra le prime iniziative: le uova di Pasqua degli Alpini con ricavato che finirà alla fondazione; un evento il 10 marzo a villa Zaccaria; un convegno il 23 marzo a teatro Monteverdi.

Inoltre la collaborazione con il Liceo delle scienze umane Anguissola ha portato alla realizzazione dell’installazione itinerante “Siamo azione e movimento”, inaugurata nel pomeriggio sotto i portici di palazzo comunale e presentata dalla docente Chiara Maggio.

Giuliana Biagi

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