Cronaca

Sciopero dei penalisti, al via tre
giorni di astensione dalle udienze

Foto di repertorio

Ha preso il via la tre giorni di sciopero degli avvocati penalisti, che fino al 9 febbraio si asterranno dai procedimenti in aula. La Camera Penale Sandro Bocchi di Cremona ha infatti aderito alla protesta lanciata a livello nazionale, con cui venivano denunciate le determinazioni assunte dal Governo con l’emanazione del pacchetto sicurezza.

Tra le istanze dei penalisti, cadute nel vuoto, la scelta di “affidare al sistema penale e alla carcerazione la soluzione di ogni situazione di conflitto sociale”, che per gli avvocati ha come conseguenza “di avere il carcere come unico destino dell’intero sistema penale, nonostante il drammatico fenomeno del sovraffollamento e dei suicidi”.

Non solo: la mancata soppressione dei limiti interposti all’appello dei difensori è rimasta lettera morta, nonostante i molti momenti di confronto sul tema. Questo, secondo i penalisti, va a “ledere la dignità del difensore e ne limita le facoltà”, con il risultato di “nuocere gravemente ai soggetti più deboli che usufruiscono dell’istituto della difesa d’ufficio”.

Scopo delle camere penali, con questa protesta, è che venga ristabilita la centralità del diritto di difesa, che si articola anche e soprattutto nel potere di impugnare, e della finalità rieducativa delle pene, che non possono risolversi nel solo carcere.

Laura Bosio

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