Sono oltre 20 giorni che lo smog tiene in scacco il territorio cremonese. Dagli ultimi dati rilevati dalle centraline di Arpa Lombardia, i valori delle polveri sottili sono sempre decisamente sopra la soglia: nella giornata di lunedì, la media nel territorio cremonese era di 61 microgrammi per metro cubo. Dunque, mentre la Regione Lombardia ha revocato le misure temporanee per la qualità dell’aria in provincia di Milano e Monza, ha annunciato il permanere delle stesse nel Cremonese, così come nel Bresciano e nel Bergamasco.
Il problema nel nostro territorio è il fenomeno dell’inversione termica, che funge da coperchio che impedisce il rimescolamento verticale degli strati d’aria inferiori con quelli superiori. In questo modo le sostanze inquinanti si accumulano nella massa di aria fredda più vicina al suolo. Il che provoca anche le fittissime nebbia che stanno caratterizzando questo periodo. Fortunatamente, secondo le previsioni la situazione sta per cambiare, in quanto per il prossimo fine settimana, già a partire da venerdì, sono previste piogge.
Nel mentre, permangono le misure temporanee di secondo livello: per gli autoveicoli Euro 0 e 1 (gasolio, benzina, alimentati a gas) ed Euro 2, 3 e 4 diesel, c’è il divieto di circolazione dalle 7.30 alle 19.30; divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso; divieto di temperatura superiore a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali; divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con prestazioni energetiche ed emissive fino a classe 4 stelle compresa; divieto assoluto, per qualsiasi tipologia di combustioni all’aperto; divieto di spandimento degli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato. E’ infine previsto il potenziamento dei controlli sui veicoli nei centri urbani. lb
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