Cronaca

Distretti del cibo,
approvata Legge al Pirellone

Con il testo approvato, la Regione finanzierà con 150.000 euro all'anno fino al 2026 la costituzione di nuovi Distretti del cibo, con lo scopo di favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l'inclusione sociale, oltre all'impegno per la sicurezza alimentare, per la riduzione dello spreco e per una maggiore sostenibilità delle produzioni

Approvato oggi in Consiglio regionale un Progetto di Legge per la sostenibilità agroalimentare realizzata dai distretti del cibo. Relatore del provvedimento il consigliere regionale leghista Riccardo Vitari, che spiega: “Regione Lombardia incrementa di ulteriori 150.000 euro, a fronte dei 100.000 già stanziati ciascun anno del triennio 2024-2026, i fondi destinati ai distretti del cibo, che sono un modello nuovo e importante per lo sviluppo dell’agroalimentare italiano. Nascono infatti per fornire a livello nazionale ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio sia delle filiere che dei territori”. Così il consigliere regionale della Lega Riccardo Vitari, membro della Commissione Agricoltura del Pirellone. Che spiega: “Per questo motivo oggi, con il Progetto di Legge approvato in Aula, come Gruppo della Lega abbiamo voluto fare in modo che la nostra Regione possa concedere ai distretti del cibo contributi utili per la promozione dei prodotti locali, per la sostenibilità delle produzioni e delle coltivazioni, per la lotta allo spreco e per progetti tesi a incrementare il livello di conoscenze e competenze interne ai distretti”.“Si tratta”, prosegue Vitari, “di strumenti strategici mirati a favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorendo l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale. I distretti valorizzano la tipicità dei nostri prodotti e le nostre produzioni enogastronomiche, garantendo altresì la sicurezza alimentare, la diminuzione dell’impatto ambientale delle produzioni e la riduzione dello spreco alimentare. Altro loro scopo fondamentale è la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari”.

 

“Il modello dei distretti del cibo è finalizzato, inoltre, a ridare slancio alle esperienze dei distretti rurali già presenti sul territorio nazionale, così come a incentivare la nascita di nuove realtà attraverso la possibilità di accedere a finanziamenti dedicati. Per questo è giusto sostenerlo. Un particolare ringraziamento va al collega Giovanni Malanchini della Lega che, con grande acume e competenza, ha portato all’attenzione dell’Aula Consiliare un Progetto di Legge che, per le rilevanti ricadute economiche, è stato votato e approvato all’unanimità, dopo un proficuo lavoro d’intesa tra Maggioranza e Minoranza in Commissione Agricoltura”, conclude Vitari.

 

Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi: “La politica lombarda – commenta Beduschi – ha dato oggi un segnale di compattezza a favore del suo sistema agroalimentare, ancora più significativo in questo momento particolarmente delicato per il settore. Unirsi per le cose giuste, favorendo i Distretti e le particolarità territoriali, è uno stimolo per sostenere e valorizzare la vera sostenibilità dell’agricoltura, che non è solo ambientale ma anche economica e sociale”.

Con il testo approvato, la Regione finanzierà con 150.000 euro all’anno fino al 2026 la costituzione di nuovi Distretti del cibo, con lo scopo di favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, oltre all’impegno per la sicurezza alimentare, per la riduzione dello spreco e per una maggiore sostenibilità delle produzioni.

“Favorire la creazione di nuovi Distretti e rafforzare l’azione di quelli esistenti – prosegue Alessandro Beduschi – è un atto politico che guarda con fiducia al settore primario, che rappresenta uno degli asset più importanti della nostra economia, con particolare riferimento anche alle piccole imprese che lavorano ogni giorno non solo per offrirci cibo, ma per presidiare e tutelare il territorio”. “Un ruolo – conclude l’assessore – troppo spesso sottovalutato da chi considera l’agricoltura un’attività marginale o addirittura dannosa, che la Lombardia invece difenderà e tutelerà sempre”.

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