Cronaca

Polizia Locale, celebrato
il patrono San Sebastiano

Fotogallery Francesco Sessa

Celebrato nella mattinata di lunedì il patrono della Polizia Locale, con una messa solenne tenutasi nella chiesa dedicata ai santi Sebastiano e Fabiano martiri. Accanto al comandante del corpo, Luca Iubini, erano presenti il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, l’assessore alla sicurezza Barbara Manfredini, l’assessore al bilancio Maurizio Manzi. In prima fila anche il prefetto, Corrado Conforto Galli, il questore, Michele Davide Sinigaglia, il comandante dei Carabinieri, Paolo Sambataro, il comandante della Guardia di Finanza, Massimo Dall’Anna, il comandante dei Vigili del Fuoco, Antonio Pugliano, il comandante della Polstrada, Federica Deledda e il comandante della Polizia Provinciale, Salvatore Guzzardo.

La cerimonia è stata officiata dal vescovo Antonio Napolioni. Prima della funzione, agenti in alta uniforme, preceduti dal labaro del Corpo, hanno accompagnato l’assessore Manfredini e il comandante Iubini al Cimitero, per la deposizione di una corona d’alloro alla stele dedicata ai colleghi defunti. Il presule ha ricordato l’importanza del lavoro svolto dai vigili quotidianamente per la sicurezza della popolazione. Ma anche l’importante lavoro di prossimità.

LA STORIA – San Sebastiano martire, comandante dei pretoriani, l’allora polizia urbana, visse attorno al 300 d.c. e fu messo a morte dall’imperatore Diocleziano. Era molto impegnato nell’assistenza e nell’aiuto ai poveri e ai bisognosi, e contribuì alla conversione del Prefetto di Roma e di illustri magistrati ed ufficiali dell’esercito.

Venne scoperto mentre seppelliva i Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano) e fu sottoposto ad un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Ma nella notte i cristiani che si recarono a recuperare la salma per la sepoltura scoprirono che era ancora vivo, così lo soccorsero e si presero cura di lui. Riacquistò la salute e volle testimoniare la propria fede, recandosi nel tempio di Ercole dove l’Imperatore Diocleziano stava officiando un rito pubblico. Venne quindi arrestato e ucciso a bastonate. lb

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