Cronaca

A 4 seminaristi conferito
il ministero del Lettorato

Evangelii gaudium. La gioia del Vangelo. Il titolo dell’esortazione apostolica di Papa Francesco sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale è stata la parola d’ordine e il filo conduttore per la riflessione del vescovo Antonio Napolioni nell’omelia della Messa presieduta nel pomeriggio di domenica 21 gennaio nella Cattedrale di Cremona. Domenica della Parola di Dio, nella quale la Chiesa cremonese ha vissuto il conferimento del ministero del Lettorato a quattro studenti di quarta Teologia del Seminario diocesano: Alessandro Galluzzi (pizzighettonese classe 2000), Massimo Serina (di Rivolta d’Adda, classe 1994), Fabrice Sowou (34enne originario dalla diocesi di Lomè, in Togo) e Gabriele Donati (Pandinese classe 1992).

Gremita la Cattedrale per l’occasione, con i famigliari dei seminaristi e i tanti amici giunti dalle diverse parrocchie dove i quattro hanno prestato servizio in questi anni. Molti anche i sacerdoti concelebranti e tra loro, oltre all’équipe formativa del Seminario (il rettore don Marco D’Agostino, il direttore spirituale don Maurizio Lucini, don Francesco Fontana e don Matteo Bottesini), i tre parroci (don Andrea Bastoni, mons. Dennis Feudatari e don Eugenio Trezzi) giunti in città con una folta delegazione delle comunità di origine. Una presenza festosa sottolineata anche dal vescovo Napolioni: «Se fosse solo la Domenica della Parola, se fosse solo la domenica dell’unità dei cristiani non saremmo tutti qui. Siamo qui perché la Parola ha cominciato ad attecchire in voi: le state permettendo di farsi carne, scelta di vita, ministero per i fratelli e le sorelle delle comunità. E allora il Verbo è felice! Non è venuto per rimanere negli scaffali delle librerie: abbiamo bisogno di Bibbie consumate dalla vita, dalle domande degli uomini, dalla storia del mondo, dalla passione per il Vangelo». E ha proseguito, introducendo l’Eucaristia: «Possa il Signore stasera dare a voi e a tutti noi questo ministero».

«Evangelii gaudium», ha detto il Vescovo iniziando l’omelia. «La gioia del Vangelo. È tutto qui il tesoro da spartire!». Ma in un tempo di cambiamenti epocali, di rischi per il futuro dell’umanità e di crisi anche valoriali, «tanto che le scelte di vita sembrano sempre più ostacolate, specie nei giovani», monsignor Napolioni ha voluto porre una forte domanda: «Ha senso dire ancora che il Vangelo è la grande gioia possibile e necessaria?». E ha continuato: «Se ne facciamo una frettolosa caricatura sentimentale no. Se ascoltiamo Gesù che qui nella santa liturgia proclama oggi il Vangelo del Regno tutto diventa vero e vivo».

E proprio il brano evangelico ha aiutato la riflessione, azzardando quasi un parallelismo tra i quattro seminaristi e i quattro discepoli chiamati da Gesù sul mare di Galilea.

Dopo l’omelia è stato il momento della chiamata, cui i quattro seminaristi hanno risposto pronunciando il loro «Eccomi». Poi a ciascuno il Vescovo ha consegnato la Bibbia, la loro Bibbia personale che monsignor Napolioni ha voluto riconsegnare loro perché dopo questo momento ufficiale possa realmente accompagnarli ancora nel cammino di fede.

Al termine della Messa, animata con il canto dal Coro della Cattedrale e con il servizio liturgico affidato ai compagni di Seminario, prima della benedizione finale monsignor Napolioni ha annunciato che proprio tra una settimana insieme agli altri vescovi lombardi si recherà in Vaticano per la “Visita ad limina apostolorum”, chiedendo a tutti di accompagnare l’incontro con il Santo Padre nella preghiera.

Finita la celebrazione, dopo le foto di gruppo, la festa è proseguita con l’affetto di parenti e amici che hanno voluto condividere con i quattro giovani questa loro nuova tappa nel percorso di formazione e discernimento verso il presbiterio.

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