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La Cremo viaggia al Massimo
e non frena più con chi è in Coda

“A questo gioco funziona una cosa sola, gonfiare la rete avversaria”. Detto, fatto. L’input di Giovanni Stroppa a fine primo tempo, nello spogliatoio del Picco, viene registrato ed elaborato da chi è programmato per segnare. Così, a La Spezia, 69 giorni dopo l’ultima gioia, oltre due mesi di corse senza esultanze, di reti annullate, di sostituzioni sparse qua e là, il bomber grigiorosso Massimo Coda torna a fare lo spacca-partita e come a Terni un girone fa, firma un successo esterno di misura dal valore campale. Dall’Umbria alla Liguria, cambia la proiezione della vittoria sulla classifica: i tre punti presi, complice la pioggia di gol sulle concorrenti dirette, allungano l’ombra della Cremo sul podio della B.

Alla miglior difesa della cadetteria basta quindi un gol, anche di rapina, per ottimizzare gli sforzi d’ermetismo e rafforzare la solidità di un impianto che Stroppa modifica, aggiorna, rimodula negli uomini mantenendone la formula, l’intoccabile 3-5-2. Il quarto 1-0 vincente della gestione in corso, secondo consecutivo dopo la zuccata di Antov al Cosenza, fa della Cremonese l’unica big capace di spazzolare sei punti su sei nel 2024, un en plein che vale sorpassi illustri, agganci e risalita a ridosso della zona promozione diretta. Il passo dei grigiorossi da quando c’è Stroppa è da primo posto: 32 punti fatti in 16 partite, solo il Parma ha monetizzato tanto dalla sesta giornata in poi, con Como (31) e Venezia (29) a rincorrere.

Al Picco, contro uno Spezia in caduta libera, il rischio era di trovare un animale ferito e per questo ancor più rabbioso. Ma la Cremo ha messo la museruola ai bianconeri per tutto il primo tempo, surclassandoli sul piano del possesso (66 a 34%), anche grazie all’inserimento da titolare dell’esordiente in maglia grigiorossa Cesar Falletti.

“Tanta roba” la sua prova per dirla con Stroppa. Poteva diventare tantissima se il folletto uruguaiano non avesse inforcato su Zoet lo slalom gigante del possibile vantaggio nel primo tempo. I dialoghi con Castagnetti e Zanimacchia, la complementarietà col Mudo: e siamo solo alla prima uscita dell’ex Ternana…

La gioia di Coda ad inizio ripresa diventa festa collettiva anche grazie a un Matteo Bianchetti tuttofare dopo l’infortunio di Luca Ravanelli e al buon impatto sul match di Luka Lochoshvili, che al Picco si era visto “scippare” un gol da Cyriel Dessers nella passata stagione ed ora vuole riprendersi molto di più di quanto perso per strada.

Una strada in salita: la Cremo continua la scalata allontanandosi da uno Spezia colato a Picco e avvicinandosi al derby col Brescia viaggiando al Massimo, senza più frenare con chi è in Coda.

Simone Arrighi – inviato a La Spezia

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