Cronaca

Sicurezza, approvato odg in Comune
per chiedere nuovi finanziamenti

A fronte del decreto legge del 20 dicembre 2023, il Comune di Cremona valuti “la presentazione della richiesta di ammissione ai finanziamenti alla Prefettura, che la trasmetterà all’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia del Dipartimento della pubblica sicurezza“: questo il contenuto dell’ordine del giorno approvato in consiglio comunale e presentato dalla Lega (prima firmataria Simona Sommi) e con un emendamento proposto dal consigliere Roberto Poli (Pd).

Scopo del documento, è l’impegno, da parte dell’amministrazione, a chiedere finanziamenti “per la sicurezza urbana per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, con installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale”.

Come ha sottolineato Sommi, “Il decreto legge del 20 dicembre 2023 definisce le modalità di presentazione da parte dei comuni delle richieste di ammissione ai finanziamenti, nonché i criteri per la ripartizione delle risorse stanziate dall’art. 1, comma 676, della legge 29 dicembre 2022, pari a 19 milioni di euro per l’anno 2023″. Soldi che consentirebbero di potenziare la sicuerzza urbana.

“Considerato che la nostra città ha visto aumentare i fenomeni relativi alla microcriminalità, illegalità diffusa o connessi comunque al degrado urbano” ha detto Sommi, è auspicabile “che l’Amministrazione si impegni in modo deciso a contrastare i suddetti fenomeni, garantendo sicurezza e una maggiore serenità ai cittadini attraverso tutti gli strumenti utili”.

Una valutazione che ha visto l’accordo anche della maggioranza, come ha sottolineato il consigliere del Pd, Santo Canale, che ha però voluto fare alcune precisazioni: “I fondi messi a disposizione saranno solamente per nuove installazioni e non per la sostituzione delle telecamere già esistenti che, ad oggi, sono 93. Inoltre, come esposto nell’articolo 6, l’erogazione dei finanziamenti previsti dal bando ministeriale è basata sul calcolo di un punteggio che viene attribuito ad ogni Comune in relazione a determinati requisiti. Primo tra questi, l’indice di delittuosità che, per fortuna, a Cremona ad oggi è incredibilmente basso”.

Non è tutto: per Canale “nell’attribuzione dei fondi, come di consueto si tende a favorire i piccoli Comuni o, ancor di più, le Unioni. A questo proposito, per una città come Cremona ritengo che 100 telecamere siano un numero del tutto accettabile. Ciò su cui dovremmo puntare è la potenzialità del loro utilizzo: garantire il loro costante funzionamento con caratteristiche sempre più all’avanguardia”.

A nome della Giunta è intervenuta l’assessora alla Sicurezza Barbara Manfredini che ha ricordato, tra l’altro, come in città siano attive 93 telecamere, tre lettori di targhe e 6 fototrappole (queste ultime per individuare chi abbandona rifiuti), inoltre sul progetto sono in corso contatti con la Prefettura in quanto i criteri per partecipare al bando, nonché i parametri stabiliti, sono molto complessi, inoltre molto si sta facendo sulla prevenzione.

Laura Bosio

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