Cronaca

Anoressia e bulimia,
manifestazione contro taglio fondi

Manifestazione in piazza Roma, questa sera, per contrastare l’azzeramento del Fondo DCA (disturbi del comportamento alimentare) deciso dal Governo nazionale. Un tema su cui il partito Democratico  aveva chiesto alla Regione di  intervenire, integrando con risorse proprie quelle tagliate dal governo centrale.

La risposta è arrivata dall’assessore al welfare Guido Bertolaso: “C’è priorità assolutaverso il problema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Per il 2024 su questo tema sono a disposizione 6 milioni di euro, somma che confermeremo negli anni successivi. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione in Italia ad aver approvato una legge regionale nel 2021 per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Legge che stanzia annualmente un fondo pari a 1,5 milioni di euro. A questi si aggiungono 1,6 milioni del fondo nazionale DNA che devono ancora essere erogati ed infine 2,7 milioni del Fondo Sanitario Regionale che verranno dedicati all’attivazione di posti di comunità terapeutica per pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA)”.

“Le nostre richieste non possono fermarsi qui, soprattutto perché bisogna pensare anche e soprattutto ai servizi – aggiunge Matteo Piloni, consigliere regionale dem -. La Lombardia soffre di una carenza di servizio pubblico che costringe le famiglie a rivolgersi a quello privato, spendendo cifre da capogiro per curare i propri adolescenti e giovani. Ecco perché le risorse sono importanti: è necessario aumentare assolutamente il servizio pubblico, prestando molta attenzione alla formazione del personale, cominciando con l’aggiornamento dei medici di base e dei pediatri. Un lavoro lungo e complesso che non deve veder diminuire i propri fondi a disposizione e si deve tradurre in programmazione pluriennale”.

Ad oggi, in regione ci sono in carico circa 1.500 giovani e 3.000 adulti. Anche dal 2025 in poi, Regione Lombardia si è impegnata a implementare le risorse.

Sono 20 in Lombardia i centri dedicati all’assistenza dei disturbi alimentari, tra ser ambulatoriali, di centro diurno, residenziali e di ricovero.

Dal punto di vista epidemiologico, nella popolazione di età maggiore di 18 anni è stata stimata una prevalenza dello 0,9% per l’anoressia nervosa, dell’1,5% per la bulimia nervosa e del 3,5% per il Binge Eating Disorder (BED) tra le donne (dati ATS Milano).

Nelle donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni, la prevalenza è molto più elevata: 2,0% per l’anoressia nervosa, 4,5% per la bulimia nervosa e 6,2% per il BED e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati.

I dati della letteratura internazionale nel corso dell’ultimo decennio hanno segnalato un trend in costante incremento per tutte le forme di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Anoressia nervosa e bulimia nervosa esordiscono più frequentemente nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni; tuttavia, negli ultimi anni sono aumentati i casi con esordio in età più precoce.

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