Cronaca

Continuano a spacciare anche dopo
lo sfratto. Manette per 2 tunisini

Contestati 14 capi di imputazione per varie violazioni della normativa in materia di stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale. L’indagine ha ricostruito circa 40 cessioni di droga.

Gli agenti della Questura di Cremona hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due tunisini di 26 e 37 anni, indagati per 14 capi di imputazione per varie violazioni della normativa in materia di stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale.

L’indagine, avviata dalla sezione Antidroga della Squadra Mobile a fine settembre, ha ricostruito circa 40 cessioni di sostanza stupefacente, perlopiù cocaina, avvenute in uno stretto lasso temporale sfruttando le abitazioni nella loro disponibilità in via Voghera e via Brescia.

La prima parte di indagine si era sviluppata già quando i due avevano nella loro disponibilità una casa vicino a via Voghera, dove gli investigatori avevano notato un via vai anomalo di persone note per essere assuntori di stupefacenti. Tutti erano stati costantemente monitorati e tenuti sotto controllo anche nei loro frequenti tragitti in altre città della Lombardia e dell’Emilia Romagna.

L’attività di spaccio ha continuato anche quando, costretti a cambiare casa per uno sfratto esecutivo, i due tunisini si sono trasferiti in via Brescia. Fino al 13 gennaio, quando gli agenti dell’Antidroga hanno rintracciato uno dei due indagati nei pressi di un esercizio commerciale in via Brescia, fermandolo immediatamente ed eseguendo, nei suoi confronti, la misura della custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Cremona su richiesta della procura.

All’interno dell’abitazione sono state sequestrate ulteriori 20 dosi di  cocaina pronte per essere cedute. Nessuna traccia, però, dell’altro tunisino. In base all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e all’acquisizione di elementi investigativi, gli agenti sospettavano che l’uomo si trovasse a Salerno dove era stata allertata la locale Squadra Mobile per evitare che potesse imbarcarsi per la Tunisia.

Nel frattempo, però, l’uomo era rientrato a Cremona, dove ha trovato ad attenderlo una pattuglia della Mobile, in costante appostamento nei dintorni della propria abitazione.

Il 15 gennaio anche nei suoi confronti è stata data esecuzione alla custodia cautelare in carcere; entrambi i tunisini si trovano rinchiusi in carcere a Cremona.

L’indagine ha anche permesso di segnalare alla Prefettura 5 assuntori di sostanze stupefacenti ai quali sono state contestate diverse segnalazioni amministrative previste dalla normativa di settore.

Sara Pizzorni

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