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Cronaca

I sindacati: "Si portino a Roma
le difficoltà dei piccoli tribunali"

"Basta interventi tampone". Lo chiedono i sindacati in merito
all'emergenza del Tribunale in carenza di personale amministrativo

Da sinistra, Cardinale, Negri e Pontiggia

C’erano anche i rappresentanti sindacali, questa mattina, nell’incontro con il presidente del Tribunale Anna di Martino per cercare di evitare la paralisi di Palazzo di Giustizia a causa dei trasferimenti del personale amministrativo che non sarà rimpiazzato.

“Abbiamo molto apprezzato la convocazione da parte del presidente del Tribunale per affrontare le gravissime criticità che sta attraversando il Tribunale di Cremona”, ha detto Sabrina Negri, Cgil Cremona. “Si sta concretizzando sempre di più il rischio di togliere ulteriori servizi alla cittadinanza, conseguenza di anni di tagli della pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla Giustizia, che invece dovrebbe essere un diritto. L’intervento della politica è indispensabile in un territorio che risulta essere il più penalizzato. Ora però la situazione sta diventando insostenibile, il presidente l’ha detto con molta chiarezza. Se non ci saranno interventi importanti, si dovranno chiudere gli uffici. Ma chiariamo che non sono più tollerabili interventi tampone, servono una politica e un approccio diversi”.

“A fronte di carenze di organico davvero importanti, ci sono cancellerie che sono sorrette da figure che non sono proprio quelle preposte, ma che lo fanno con spirito di sacrificio”. A dirlo è Mauro Cardinale, delegato coordinatore provinciale Flp Giustizia.  “Abbiamo suggerito alla parte politica presente al tavolo una eventuale soluzione che sarebbe quella di attivarsi a livello regionale e ministeriale per far sì che venga sottoscritta la stessa convenzione in Veneto che ha dato modo di assumere negli uffici giudiziari personale che era vincitore di concorsi poi inglobati negli uffici giudiziari. Da parte nostra rimane comunque alta la preoccupazione perchè siamo i rappresentanti dei lavoratori e non possiamo mollare l’osso. Mi auguro che i presenti al tavolo abbiamo colto la situazione, perchè un conto è l’impegno, e un conto sono i fatti”.

“Si spera che non oggi sia iniziato un percorso che vede coeso il territorio con quello che è il comparto Giustizia”, ha detto a sua volta Francesca Pontiggia, della Rsu del Tribunale. “Spesso ci si accorge che c’è il Tribunale quando c’è il problema del nonno che non è più in grado di autogestirsi, o situazioni più gravi come la sicurezza o i codici rossi, i fallimenti. Il Tribunale non è scollegato al territorio. Ci vuole un patto territoriale che deve portare a Roma la difficoltà dei tribunali piccoli che non sono meno importanti. Il servizio Giustizia non può essere affidato all’abnegazione del personale che tra l’altro inizia anche ad avere una certa età, ci sono problemi di salute, e quindi non è sostenibile pensare che un tribunale possa andare avanti con una così grave carenza di organico che parte dal dirigente che manca da tre anni”.

Sara Pizzorni

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