Cronaca

Lavori pubblici, Marchi: "Nuove
normative bloccano affidamenti"

Michel Marchi

Le nuove normative sui lavori pubblici stanno mandando in blocco le attività dei Comuni. A lanciare l’allarme sono Michel Marchi, sindaco di Gerre de’ Caprioli nonché vice presidente del dipartimento piccoli comuni di Anci Lombardia, insieme al segretario comunale Fabio Malvassori, che in una nota raccontano una situazione che sta diventando paradossale, e che riguarda i lavori che un’amministazione Locale affida ad aziende varie, che si basano su codici denominati Cig (codice identificativo di gara).

“Le modalità di gestione di questi codici dal 2016 ad oggi garantiva una gestione semplificata per quegli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro, che per un piccolo comune sono circa il 70% degli affidamenti in un anno” spiegano Marchi e Malvassori. “Dal primo gennaio 2024 questo metodo, senza un congruo preavviso, è decaduto in osservanza all’entrata in vigore del Nuovo Codice dei Contratti. Ad oggi la situazione nei Comuni è la totale paralisi in quanto il vecchio sistema è stato chiuso e quello nuovo non funziona e rende le operazioni amministrative complesse e molto lunghe, vincolando inoltre gli acquisti su pochi e grandi fornitori”.

Non è tutto: in questo modo si verifica anche “l’impossibilità di affidare lavori e servizi sotto i 5.000 euro al di fuori delle centrali di committenza regionali e nazionali”, cosa che “blocca di fatto tutti i rapporti che da anni i Comuni hanno con le piccole e medie imprese del territorio, impoverendo di fatto tutto e tutti e rallentando l’esecuzione dei lavori, eliminando quella “prossimità” che spesso ha aiutato a gestire le situazioni più urgenti e contingenti”.

Infine, “l’esigenza di garantire la corretta prosecuzione degli interventi legati al PNRR, oggi è altresì messa in seria discussione” continua la nota. “È necessario che tutti i soggetti interessati, dai Sindaci e Amministratori Locali, ai Segretari comunali ed i dipendenti pubblici, ai rappresentanti delle Associazioni di Categoria, ai Sindacati, ai rappresentanti Politici e amministrativi del Governo presenti sul territorio, si attivino tramite e propri canali affinché si ponga immediato rimedio a questo grave problema che si riversa, come sempre, sui nostri cittadini, limitandoci la possibilità di intervenire tempestivamente in assolvimento ai compiti che la Costituzione ci ha affidato”.

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