Cronaca

Chiesa gremita per l'ultimo
addio a Lorenzo Pagliari

Fotoservizio Francesco Sessa

Espressioni di dolore scolpite su volti rigati di lacrime: una vera e propria folla ha riempito, mercoledì mattina, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, a Cavatigozzi, per porgere l’estermo saluto a Lorenzo Pagliari, scomparso tragicamente a soli 38 anni, a causa di una malaria diagnosticata troppo tardi. Familiari, parenti, amici, parrocchiani e i colleghi dell’Ocrim – che per l’occasione è rimasta chiusa per lutto -, hanno riempito la navata e il sagrato, stretti nel lutto per una morte che ha scosso l’intera comunità cremonese.

A esprimere il proprio cordoglio è stato anche il parroco, don Alfredo Valsecchi, che nella sua omelia ha ricordato Lorenzo, esortando tutti a non dimenticare “il suo sorriso, la sua amicizia, la sua solidarietà e il suo impegno nella vita e nel lavoro”. Questa tragedia, secondo il sacerdote, “deve farci riflettere sulle cose importanti della vita”. Rivolgendosi alla famiglia, ha quindi fatto una promessa: “Noi sacerdoti e la comunità tutta, vi saremo vicini e cercheremo di aiutarvi a portare questa croce, facendoci carico della vostra sofferenza. Insieme, cercheremo di rendervi meno pesante questo dolore”.

Un saluto, infine, allo stesso Lorenzo: “Ricordare il tuo amore e il bene che ci hai dato ci aiuterà ad andare avanti con coraggio. Non importa la distanza che ci separa, vivrai per sempre tra noi” ha concluso il parroco.

Lorenzo Pagliari si è spento nel pomeriggio del 31 dicembre. I primi sintomi erano apparsi il giorno di Natale: una forte tosse, febbre e dissenteria. In un primo momento era stato curato a casa con antipiretici, antidolorifici e antibiotico. Ma la sua situazione è peggiorata molto alla svelta, fino al ricovero, il 30 dicembre, all’ospedale di Cremona. Ma era troppo tardi: poco dopo è arrivato il coma irreversibile, e infine la morte. Ora, sulla vicenda, indaga la Procura.

Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...