Cronaca

Monopattini e bici elettriche
Dal 29 gennaio attivo il servizio

Un altro tassello nell’ambito di un nuovo modo di fare mobilità: così è stato presentato  questo pomeriggio in Comune il servizio di monopattini e bici elettriche affidato dal Comune all’azienda RideMovi, che già lo gestisce in diversi centri urbani tra cui Piacenza.

Un servizio che verrà avviato gradualmente a partire dal 29 gennaio verificando nei quartieri cittadini quali sono le postazioni migliori apportando modifiche e aggiustamenti se necessarie.

Questo pomeriggio la presentazione a SpazioComune con il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore Simona Pasquali, il funzionario dell’ufficio Mobilità Giulio Toriello e Davide Lazzari, responsabile di RideMovi. Tra il pubblico, i rappresentanti di tutti i Comitati di quartiere, in parte già coinvolti nell’individuazione degli spazi dove posizionare le rastrelliere, operazione che continuerà anche a partire dalla settimana prossima.

“Sono mezzi che vengono monitorati con il Gps”, ha spiegato Pasquali “ovvero nelle aree pedonali e ad esempio lungo le tangenziali si spengono da soli”. L’intenzione del Comune è soprattutto quella di agevolare gli spostamenti dai quartieri verso il centro. Il servizio è stato affidato, senza oneri per il Comune, per la durata di due anni in via sperimentale: 50 bici elettriche e 150 monopattini.

In centro città saranno collocate sei postazioni per il parcheggio di 5 monopattini ciascuna in punti strategici, pensati soprattutto per le esigenze di studenti, lavoratori e turisti: quindi piazza Roma, piazza Libertà, via Verdi, palazzo Cittanova, autostazione e stazione dei treni. L’utente non potrà abbandonare il mezzo dove vuole, se lo facesse sarà sanzionato e l’importo della multa verrà prelevato direttamente dall’azienda fornitrice dalla carta di credito inserita al momento della registrazione sull’app.

Sempre attraverso l’app si vede subito quali sono le limitazioni nella zona in cui ci si trova e quale è la disponibilità dei mezzi. Nelle zone più sensibili la loro velocità si riduce in maniera automatica e nelle aree monumentali si spengono da sole.

Il servizio sarà attivo a  un costo di 25 centesimi al minuto e 1 euro allo sblocco. Ci sono però diverse tariffe: per esempio un pass studenti (-80% sulla tariffa base), un pacchetto dedicato ai turisti e un pacchetto per chi ha abbonamento al Tpl. Varie opzioni che l’azienda mette a disposizione anche a seconda del tipo di utenza prevalente nella città. Esistono anche abbonamenti annuali con minutaggio illimitato e senza costi allo sblocco.

Possono utilizzare i monopattini solo i maggiori di 18 anni, un’esplicita richiesta del Comune di Cremona; nel momento in cui ci si registra all’app bisogna inserire la carta di credito; dopo qualche giorno viene richiesta anche la carta d’identità.

Per evitare abbandoni del mezzo su marciapiede o in strada, se non si è nelle vicinanze di una postazione, bisogna fotografare il monopattino e caricarlo sull’app in modo che sia riconoscibile il luogo dove è stato lasciato. 

Tante le domande dei rappresentanti dei quartieri, in particolare quartiere Centro con il presidente Paolo Marcenaro che ha posto il tema della scomodità nel dover recapitare i monopattini in postazioni prestabilite; di Giovanna Bonetti di Cavatigozzi sul tema degli elevati costi per chi intendesse utilizzarli per tragitti medio lunghi in sostituzione dei bus. Promozione piena invece da parte di Giulio Ferrari, presidente del quartiere Zaist. Timori di rischio flop come già avvenuto per il bike sharing sono state espresse dal consigliere comunale Alessandro Fanti (Lega).

f.bandirali- g.biagi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...