Cronaca

Domenica 14 il ricordo di don
Mazzolari all'insegna del pacifismo

In occasione del 134° anniversario della nascita di don Primo Mazzolari, la Tavola della pace di Cremona organizza la visita alla cascina natale del sacerdote nato al Boschetto, per ricordare e riconoscere più attuale che mai il suo insegnamento pacifista di totale delegittimazione di ogni tipo di guerra, di ogni tipo di violenza che sia promossa e organizzata da uno Stato o da un gruppo terroristico.

L’appuntamento è per le 16 davanti alla chiesa parrocchiale della frazione.

“I massacri compiuti da Hamas in nome dello Stato Islamico, i massacri compiuti nella striscia di Gaza dall’esercito di Israele con l’idea di cacciare i palestinesi da una terra che ritengono appartenga tutta agli ebrei per diritto divino, sono la tragica dimostrazione che siamo ancora sotto il tallone della legge del taglione, dell’occhio per occhio, dente per dente; anzi, peggio, siamo ancora sotto l’arrogante e stupida pretesa reazionaria e razzista, del “ Gott mit uns” “Dio è con noi””, afferma Marco Pezzoni, a nome della Tavola della Pace.

“Nel mondo di oggi stanno vincendo ovunque coloro che negano a popoli e minoranze il “dono terribile della libertà”, insomma si stanno affermando i grandi e piccoli “correttori”  dei processi di libertà e di liberazione delle coscienze e dei popoli perché hanno scelto di riarmarsi per imporre con la forza tecnologica e militare la loro idea di ordine, decisi  ad allargare il loro controllo su territori e risorse, a perpetuare il sistema delle loro convenienze economiche e finanziarie.  Si chiamino Russia, si chiamino Israele, si chiamino Turchia o Arabia Saudita, si chiamino Iran o Corea del Nord, si chiamino Stati Uniti, la logica di potenza e sopraffazione è la stessa; la logica militarista, nazionalista, razzista è la stessa;  come è la stessa logica di subalternità alla potenza egemone quella dimostrata da Unione Europea e Ucraina nel farsi trascinare in una guerra per procura e senza fine”.

Per queste ragioni la Tavola della pace di Cremona dedica l’incontro in cascina, aperto a tutti, al genocidio in atto a Gaza che non si riesce a fermare, a  “Gaza: Tu non uccidere! ” attualizzando così quel piccolo straordinario libro scritto da don Primo Mazzolari  e pubblicato anonimo per evitare provvedimenti ecclesiastici nel 1955 dal titolo “Tu non uccidere”, il suo “ manifesto” pacifista.

In quello scritto  Mazzolari non solo considera le guerre “un susseguirsi di fratricidi, catene di violenza, antistoria” ma critica tutto ciò che le prepara: “deploriamo e condanniamo tutto ciò che ha preparato, favorito e irrigidito  la politica dei blocchi politico-militari, dalla propaganda a qualsiasi armamento. L’estrema loro pericolosità è legata al fatto che vengono murati idee e principi, sentimenti e rivendicazioni umanissime: giustizia, libertà, religione, persona umana, povera gente, lavoratori, pace, patria, progresso”.

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