Cronaca

Tangenzialina piena di buche, il
sindaco di Gerre scrive al Prefetto

In una città piena di buche nell’asfalto, a causa delle piogge dell’ultimo fine settimana, la Giunta Comunale di Cremona non ha ancora approvato il piano asfaltature che viene programmato ogni anno e la cui esecuzione è poi affidata ad Aem.

L’assessore delegato Simona Pasquali fa sapere che l’elenco delle priorità è in fase di elaborazione e deve tener conto di diversi  fattori: stato della strada, portata di traffico e tipo di utenza.

Via San Rocco

Tante le segnalazioni che arrivano in questi giorni anche via social come quella sul gruppo Non sei cremonese se… che mostra la situazione disastrosa di via San Rocco, di cui è stata asfaltata solo una parte. Il ponte in ferro sul fiume Po (la cui competenza è dell’Anas) è una ferita aperta ormai da anni immemori. A stimolare Cremona ad intervenire sulla tangenzialina  di Bosco ex Parmigiano (Pasquali ha già dichiarato che sarà riasfaltata la prossima primavera) è ora il sindaco di Gerre de Caprioli, Michel Marchi, che in proposito ha addirittura interpellato Prefetto e Procuratore della Repubblica di Cremona.

“Diversi residenti del mio Comune – scrive Marchi in una lettera datata oggi 8 gennaio – mi segnalano da tempo le condizioni in cui verte il manto stradale della via Tavernazze  / Passolombardo (tangenzialina est) soprattutto nel tratto compreso tra lo svincolo autostradale e l’uscita di via Giuseppina.

Tale arteria è di competenza del Comune di Cremona e mi viene riferito di numerose richieste di intervento e manutenzione indirizzate agli uffici comunali e ad oggi evidentemente inascoltate.

Soprattutto a seguito delle piogge la strada presenta voragini e avvallamenti di evidente pericolosità sia per i mezzi di trasporto che ovviamente per le persone a bordo.

Asfalto lungo la tangenzialina

L’arteria è una via preminente di accesso al Comune di Gerre e mi preme garantire anche su territori non di mia competenza la piena sicurezza dei miei residenti”.

Una frase che suona come una frecciata  all’amministrazione confinante del capoluogo, con cui vi sono già altri motivi di attrito, il più eclatante l’impianto di biometano alle porte del paese.

La richiesta è quindi che le due autorità superiori sollecitino “chi di dovere a garantire la piena sicurezza della strada che non sia l’inopportuna e semplificatoria scelta di ridurre la velocità con cartellonistica provvisoria.

“Ciò – conclude Marchi – in assolvimento anche delle eventuali conseguenze derivanti da danni a cose e persone che dovessero verificarsi e per i quali con la presente è stata fornita anticipata informazione”. gbiagi

 

 

 

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