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Inter-Verona, gol da annullare per fallo di Bastoni: il ‘verdetto’

(Adnkronos) – Il gol del 2-1 per l’Inter contro il Verona era da annullare per fallo di Bastoni su Duda. Il verdetto dell’ex arbitro Andrea Gervasoni, ora assistente del designatore Gianluca Rocchi, chiude il ‘caso’ che ha monopolizzato l’ultima giornata di campionato ma non spegne le polemiche legate all’uso del Var in Serie A. “Sono favorevolissimo” al Var “ma è chiaro che oggi c’è un’interpretazione troppo soggettiva. Si dovrebbero cancellare tutte le possibilità di errore e negli ultimi tempi siamo stati molto sfortunati”, dice oggi il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Radio anch’io lo sport, accendendo i riflettori proprio sul tema della mancanza di uniformità nelle decisioni: quello che è fallo in una partita, viene considerato regolare in un’altra. 

“Analizzeremo l’episodio di Milano per capire il mancato intervento. È stato un errore? Assolutamente sì. Dovremo parlare con il Var Nasca per capire se ha considerato l’intervento di Bastoni un body check e invece è Bastoni che intenzionalmente va a colpire con il corpo il difensore avversario. Il gol andava annullato”, sentenzia Gervasoni a Dazn, tornando anche su un altro episodio favorevole all’Inter: il gol realizzato dai nerazzurri contro il Genoa una settimana fa era viziato dal fallo di Bisseck su Strootman e andava annullato. 

“Porto come esempio un episodio simile, quanto avvenuto in Verona-Lazio con il goal annullato a Casale per una spinta. La spinta a due mani è punibile. A Genova, l’arbitro Irrati ha ritenuto che la spinta di Bisseck fosse di leggera entità. Come commissione abbiamo ritenuto che in caso di una spinta a due mani il Var deve richiamare. Per la spinta di Bisseck l’arbitro doveva essere richiamato e penso che avrebbe annullato la rete. A Genova la spinta è stata considerata minore rispetto a quella di Verona-Lazio, ma doveva esserci il check dell’arbitro”, le parole di Gervasoni. 

Tra un replay e l’altro, il campionato e la sfida scudetto tra Inter e Juventus proseguono tra veleni e polemiche. Il Procuratore Federale della Figc ha aperto un procedimento nei confronti del ds del Verona, Sean Sogliano, che ha parlato alle tv dopo la partita con l’Inter. Il dirigente si è lamentato per la direzione arbitrale di Fabbri con frasi che, secondo la procura, evidentemente mettono in dubbio la correttezza del campionato. Nelle prossime ore Sogliano sarà convocato dal Procuratore Federale, che intende accertare il senso delle dichiarazioni del ds gialloblù sull’operato del Var. 

Tutto finito? Macché. Sabato il nerazzurro Barella ha calciato lontano il pallone dopo un fischio arbitrale e non è stato ammonito. Lo juventino Rabiot ha fatto lo stesso ieri: cartellino giallo. Sul campo della Salernitana, la Juventus ha vinto 2-1 nel match caratterizzato da almeno 2 episodi dubbi in area campana: niente rigore in particolare per un intervento su Yildiz che avrebbe potuto essere punito con il penalty dopo una manciata di secondi. A fine partita, davanti alle telecamere si lamenta l’ad della Salernitana Maurizio Milan, che contesta l’espulsione del granata Maggiore e si lamenta per il mancato cartellino rosso al bianconero Gatti, per un intervento in realtà compiuto sul pallone. Nel mix delle recriminazioni finisce l’Atalanta per il rigore assegnato alla Roma, dopo l’intervento del Var. Il Sassuolo ha battuto la Fiorentina per 1-0: con un risultato diverso, avrebbe avuto motivi validi per lamentarsi per l’annullamento del gol di Thorstvedt per l’assurda segnalazione del fuorigioco di Henrique. 

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