Cronaca

Morte da malaria, per sindacati
e Ats è infortunio sul lavoro

Oltre alla procura anche Ats valpadana si muove sul caso della morte di Lorenzo Pagliari, 38enne di Cremona vittima di malaria al ritorno da un viaggio di lavoro in Camerun. Alberto Righi, dirigente della Struttura Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro di Ats della Val Padana conferma che verrà considerato infortunio sul lavoro e si sta lavorando per accertare cosa prevedeva l’incarico all’estero, il periodo di permanenza, in quale ambinete, se in albergo o in aree rurali, se l’azienda aveva formato e informato sui pericoli e sulle procedure da adottare per la trasferta all’estero.

L’azienda, ricorda Righi, è tenuta a informare, ma il lavoratore potrebbe non adottare quanto consigliato o indicato dalle procedure come accade con qualsiasi altro Dpi (dispositivo di protezione individuale).

Tutto ruota attorno al documento di valutazione dei rischi stilato dall’azienda. Condivide la necessità di un approfondimento e di maggiori tutele per i trasfertisti anche Dino Perboni segr. Cisl Asse del Po e chiede la convocazione di un incontro in Prefettura per valutare i casi simili.

Giovanni Palisto

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