Cronaca

Alessandra Bruschi lascia Cremona
Solidale: "Ma la mia casa resta qui"

Intervista alla Dg che dall'1 gennaio prende servizo all'Asst Franciacorta e le prime parole del nuovo direttore generale dlel'Asst di Cremona, Ezio Belleri

servizio di Federica Bandirali

Alessandra Bruschi, dalla Direzione generale dell’Azienda Speciale Cremona Solidale (Rsa e servizi alla persona), a quella dell’Asst Franciacorta: è la più giovane tra le donne manager nominate ieri dalla Giunta regionale a capo delle aziende sanitarie pubbliche. Il suo nome figurava da dicembre 2018 nell’elenco degli idonei e la nomina non è stata del tutto inaspettata considerato che proprio dalla sanità proviene. 46 anni, laurea in Economia Aziendale, diversi incarichi in Regione tra cui quello di componente esterno del gruppo di lavoro per l’attuazione della legge di Riforma sanitaria (la 23 del 2015); e poi quattro anni all’Humanitas nella gestione operativa area Inpatient, quindi a lungo dirigente amministrativa al Carlo Poma di Mantova, struttura da cui è ancora in aspettativa. Da qui, vari incarichi che l’hanno portata prima all’ASST di Cremona come direttore amministrativo, quindi alla direzione dell’Ospedale della Repubblica di san Marino, fino appunto ad un settore ancora inesplorato come quello socio sanitario dell’azienda comunale del welfare.

La nomina di durata triennale all’Asst Franciacorta rappresenta un ritorno a casa, visto che è originaria proprio di Chiari, dove si trova la sede dell’Azienda, ma assicura che non abbandonerà Cremona, dove ha tarsferit la sua famiglia e dove afferma di sentirsi a casa.

 “Intanto sono molto contenta di questa nomina – ci dice – arriva dopo un percoso complesso in cui ho potuto acquisire una serie di competenze che cercherò di mettere in campo in Asst Franciacrta. Dalla mia esperienza a Cremona Solidale prendo tantissimo, innanzitutto una frandisisma esperienza territoriale, rispetto ad un curriculum, il mio, molto più sanitario e di ambito ospedaliero. Questa esperienza mi ha arricchito molto nella conoscenza del terrritorio e anche nella conoscenza dei veri bisogni delle famiglie. E ciò è un elemento di valore aggiunto in un sistema che tende ad avere una visione molto ospedalo-centrica, mentre la sfida che viene affidata a me e ai miei colleghi ormai da qualche anno, è proprio il raccordo territoriale”.

Cremona Solidale  è stata la sua casa da ottobre 2021,  quando il trauma del Covid, con tutto quello che ha comportato nelle rsa, non era ancora stato del tutto superato.

“Lascio sicuramente un’azienda più forte, sana, perchè anche in questo 2023 il bilancio chiuderà in utile, a tal punto che ci siamo permessi di non dovere incrementare le rette, e questo è un bellissimo segnale. E soprattutto lascio una squadra forte a livello organizzativo e una serie di servizi che funzionano molto bene. Ringrazio la squadra di collaboratori e soprattutto la dottoressa Simona Gentile (Direttore Sanitario, ndr), oltre a tutto il Cda che ci ha consentito di mettere in capo le nostre competenze. Grazie perchè hanno avuto fiducia in noi: abbiamo inserito questa azienda in una rete regionale sempre più forte e questo per me è stato un privilegio. Basta venire a vederla per capire che ha tutte qualità per essere annoverata tra le migliori realtà lombarde. Vado via serena, dispiaciuta, perchè umanamente e professionalmente sono molto legata a questa azienda, ma contenta per il nuovo incarico”. gbiagi

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