Ferite di Zenucchi compatibili
con rasoio usato per omicidio
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Sebbene non profonde, le ferite che Alfredo Zenucchi presenta sul collo e sulle braccia risulterebbero essere compatibili con il rasoio utilizzato per uccidere la consorte, Rossella Cominotti: questo quanto emerge dalla perizia eseguita nella mattinata di venerdì al carcere in cui è recluso l’uxoricida dal medico legale designato dalla Procura, la dottoressa Susanna Gamba, che ha eseguito anche l’autopsia sulla vittima. Un dato che dovrà comunque essere confermato da accertamenti ulteriori.
Ma le indagini proseguono anche su altri fronti. Sembra infatti che la Procura abbia deciso di inviare la lettera rinvenuta sul luogo del delitto ai carabinieri del Ris di Parma: nei due fogli Alfredo e Rossella raccontano della propria intenzione di togliersi la vita. Ma la lettera è stata davvero redatta dalla donna, come sembrerebbe all’apparenza? A questo dovranno rispondere gli uomini dell’Arma. L’avvalorare tale ipotesi, senza dubbio definirebbe ulteriormente il quadro investigativo, rendendo sempre più realistico il racconto di Zenucchi, difeso dagli avvocati Riccardo Balatri e Alberto Rimmaudo. Tanto più che il corpo della donna non presenta tracce di colluttazione o di tentativi di difesa.
I Carabinieri del nucleo investigativo di La Spezia, intanto, come rivela il Secolo XIV, hanno ascoltato la testimonianza del vicino di stanza della coppia, il quale ha raccontato di non averli mai sentiti discutere.
LaBos