Politica

Transazione Tamoil, l'opposizione
"Troppo pochi 2,4 milioni"

foto d'archivio

In merito alla transazione relativa alla vicenda Tamoil (leggi qui:  Tamoil, c’è l’accordo. Risarcimento totale di 2 milioni e 400.000 euro) intervengono i capigruppo di minoranza in Comune Simona Sommi, Lega; Carlo Malvezzi – FI; Alessandro Zagni, FdI;
Maria Vittoria Ceraso, Viva Cremona.

“Ci chiediamo – affermano in una nota –  se la chiusura dell’azione legale da parte dell’Amministrazione sia da ritenersi soddisfacente, a fronte dell’iniziale richiesta 40 milioni.
Al contrario, i toni trionfalistici con i quali il Sindaco e la maggioranza hanno commentato questo epilogo e la fretta di chiudere la partita in tempi stretti, nascondono la sproporzione tra gli obbiettivi attesi, stimati dall’amministrazione in 40 milioni di euro all’inizio della causa, e il magro risultato effettivamente ottenuto, che non raggiungere neppure il 10% della richiesta originale.

Delle due, l’una: o il risarcimento richiesto in sede processuale è stato quantificato al rialzo e in modo approssimativo rispetto al reale valore del danno subito dal Comune di Cremona, oppure è legittimo chiedersi quali siano le motivazioni di un accordo che ha visto di molto ridimensionata la richiesta iniziale.

E’ giusto quindi che l’Amministrazione faccia chiarezza e garantisca la necessaria trasparenza non già solo sull’utilizzo di queste risorse: su quali basi tecnico-economiche l’Amministrazione Comunale ha richiesto inizialmente a Tamoil una somma di € 40.000.000? Su quali elementi concreti e misurabili e’ stato ritenuto adeguato l’importo accettato? A cosa è dovuta la fretta con la quale un’Amministrazione in scadenza di mandato ha voluto, senza alcun confronto con la minoranza, definire “autonomamente” una vicenda che ha forti implicazioni sul presente e sul futuro della città? Quale privato o azienda avrebbero intentata una causa civile e accettato di buon grado una soluzione così penalizzante rispetto agli obbiettivi iniziali?

Non è peraltro possibile parlare di un successo, constatando come l’inquinamento causato da Tamoil pare non si limiti al periodo 2001-2007 preso in considerazione. In realtà risulterebbe che l’inquinamento non si sia arrestato, ma al contrario è proseguito negli anni successivi, come sostengono i tecnici ed i vertici della Canottieri Bissolati. Pur nella consapevolezza di come le azioni ed i compiti della società Bissolati e del Comune di Cremona siano distinte, attendiamo sviluppi dopo la conferenza stampa da parte della Canottieri Bissolati.

A tal proposito, concordiamo con la proposta di aggiornare la posizione dei punti per il monitoraggio del surnatante in occasione della Conferenza dei Servizi programmata per il 21 dicembre”.

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