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Ue, Meloni vede von der Leyen a Bruxelles

(Adnkronos) – La premier Giorgia Meloni ha incontrato a Bruxelles la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio europeo. Tra i temi sul tavolo del Consiglio europeo di oggi, la situazione in Medio Oriente, un focus su sicurezza e difesa della Ue e la lotta all’antisemitismo, razzismo e xenofobia.  

Nel summit di ieri è stato dato il via libera all’avvio dei negoziati di adesione con l’Ucraina e la Repubblica di Moldova – il premier ungherese Viktor Orban, che aveva minacciato il veto in un primo momento, non ha preso parte alla votazione consentendo dunque l’ok alla storica decisione. Nella tarda serata si è discusso anche della revisione del quadro finanziario pluriennale della Ue, dove si è registrata l’intesa di 26 paesi eccetto l’Ungheria, che ancora una volta ha fatto muro. La discussione su questo punto riprenderà all’inizio del 2024.  

E’ una decisione “sbagliata” l’apertura dei negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea secondo il primo ministro ungherese Viktor Orban. Potrebbe avere effetti negativi, dice, ma “le conseguenze finanziarie ed economiche di ciò non saranno pagate dagli ungheresi”. Orban ha sottolineato che questi costi devono essere sostenuti da coloro che hanno preso questa decisione, e che gli Stati membri dell’Ue “stanno cercando freneticamente di muoversi in questa direzione”, quindi l’Ungheria ha l’opportunità di avvertire che “questa è una cattiva decisione”. Per il capo del governo di Budapest è necessario scongelare “tutti i fondi europei” per l’Ungheria (sono una ventina quelli ancora bloccati) prima di ritirare il veto sui nuovi aiuti all’Ucraina. 

“Sono in 26, e io sono solo”, si è poi giustificato, parlando questa mattina attraverso la radio pubblica magiara, per non aver posto il veto all’avvio dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue nel Consiglio Europeo. “Vogliono dare all’Ucraina attraverso questa decisione l’incoraggiamento necessario per continuare la guerra e mi hanno chiesto di non ostacolarli in questo”, ha aggiunto Orban. 

“Ma la loro argomentazione decisiva è stata che l’Ungheria non perde nulla – ha continuato -, se non vogliamo che l’Ucraina diventi membro dell’Unione Europea, allora il Parlamento ungherese la boccerà. E finché la questione non arriva ai Parlamenti, sarà un processo molto, molto lungo e, per come hanno contato loro e per come ho contato io, ci sono circa 75 occasioni in cui il governo ungherese potrà fermare questo processo. Hanno detto che, se durante i negoziati c’è qualcosa che danneggia gli interessi dell’Ungheria, posso interromperlo. Più tardi potremo fermare questo processo, se necessario tireremo il freno a mano”, ha concluso. 

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