Cronaca

Multa alla Ferragni, lei si
difende: "Tutto in buona fede"

“La comunicazione è stata fraintesa, tutto è stato in buona fede”. Così l’imprenditrice cremonese Chiara Ferragni risponde alle accuse dell’Antitrust che ha multato per oltre un milione di euro le sue società in relazione all’operazione benefica condotta nel 2022 con Balocco.

L’operazione commerciale sarebbe stata condotta in maniera poco chiara, lasciando che i consumatori credessero che con l’acquisto di un pandoro di Chiara Ferragni, venduto a 9 euro anziché 3.70 euro, potessero contribuire ad un’operazione benefica. Ma in realtà la donazione di 50mila euro da parte di Balocco è avvenuta a maggio, molti mesi prima rispetto all’operazione commerciale, iniziata a novembre.

A distanza di ore dallo scoppio della polemica, basata soprattutto sul piano morale, Chiara Ferragni ha voluto condividere un proprio comunicato nelle sue storie Instagram. “Quella con Balocco è stata un’operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa in particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell’accordo”, scrive Ferragni, accusando che, “dopo tutto l’impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefica, ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede”.

“Il macchinario per l’ospedale è stato comprato”, dice Ferragni nella sua nota, e a suo dire “È quello che conta”. Quindi si dice “dispiaciuta se qualcuno possa aver frainteso la mia comunicazione e messo in dubbio la mia buona fede”. Ha assicurato che continuerà a fare beneficenza con la sua famiglia e che non vuole “rinunciare a questa parte” della sua vita. Quindi, conclude, al pari di Balocco, anche lei ritiene “ingiusta la decisione” dell’Antitrust, pertanto, dice, “la impugnerò nelle sedi competenti”.

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