Sindromi respiratorie, crescono
gli accessi al Pronto Soccorso
In Lombardia è aumentato il numero di cittadini con sindrome influenzale e Cremona rientra tra le province dove si evidenzia una crescita generalizzata degli accessi in pronto soccorso negli ultimi 30 giorni. In aumento le sindromi respiratorie anche a Milano, Monza Brianza, Lecco, Pavia, Varese, Como, Mantova. Lo afferma la dorezione welfare di regione Lombardia.
Nell’ultima settimana ci sono stati numerosi casi di cittadini con sindrome influenzale causate da virus: in particolare da Rhinovirus, SARS-CoV-2 e virus parainfluenzali. Contestualmente sono in crescita le infezioni da ‘Virus Respiratorio Sinciziale’ e da influenza.
Per monitorare e prevedere la diffusione delle sindromi respiratorie, Regione Lombardia ha implementato la sorveglianza prevendo una specifica analisi dei tamponi dei pazienti che si rivolgono ai pronto soccorso per queste problematiche.
Il possibile picco dell’influenza dovrebbe essere tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. La situazione attuale corrisponde al secondo livello (sui sette previsti dal Piano regionale) definito ‘attivazione territoriale’ e si va verso il terzo.
Particolare attenzione è rivolta ai soggetti fragili, anche grazie alla collaborazione con Medici di Medicina Generale e gli Infermieri di Famiglia e Comunità. Attivate aperture straordinarie e giornate dedicate alle vaccinazioni come già avvenuto nelle scorse settimane e inviti all’utilizzo di mascherine per i pazienti fragili e anziani con particolare attenzione ai mezzi pubblici. Sono previste anche implementazioni di posti letto aggiuntivi.
“Siamo in una situazione a macchia di leopardo – ha dichiarato l’assessore Bertolaso – con alcune aree più critiche. Ho chiesto ai direttori generali delle nostre strutture sanitarie di essere presenti nei pronto soccorso per monitorare la situazione, soprattutto durante questo ponte e nel periodo tra Natale e Capodanno”. Bertolaso ribadisce “quanto sia importante vaccinarsi per prevenire l’influenza e il Covid. Entrambi i vaccini sono offerti a tutta la popolazione gratuitamente”.
“Abbiamo fatto e stiamo facendo un lavoro impressionante – ha concluso l’assessore al Welfare – mettendo a sistema competenze e conoscenze. I provvedimenti e gli stanziamenti economici ci sono. Come sono sempre stato abituato a fare, occorre prevenire, programmare e organizzarci in modo da affrontare qualsiasi scenario ci si presenti per limitarne il più possibile l’impatto”.