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Antov: "Il Venezia è forte,
ma anche noi lo siamo"

Grande protagonista di questo avvio di stagione della Cremonese il difensore bulgaro Valentin Antov che si è raccontato in conferenza stampa.

Il difensore, che in Italia aveva già vestito le maglie di Bologna e Monza, dove aveva già avuto modo di lavorare con mister Stroppa, sottolinea proprio quanto la fiducia e la conoscenza dell’allenatore grigiorosso sia fondamentale.

“Conta tanto – spiega – un allenatore ti dà fiducia e ti fa giocare. Avevo lavorato con lui a Monza, avevo che calcio voleva giocare e per me è stato un po’ più facile rispetto agli altri. L’importante è giocare forte, come squadra siamo arrivati in una buona posizione grazie a qualche partita giocata bene in cui abbiamo anche fatto quattro match senza subire gol. Anche questo, dome difensori, ti dà fiducia. Con gli altri compagni di reparto lavoriamo ogni giorno ed è importante perché il mister ci dà consigli tattici e piccoli dettagli per migliorare”.

Prima di arrivare alla Cremonese avevi già vestito le maglie di Bologna e Monza, ma senza trovare continuità.
“È stato difficile prima a Bologna e poi a Monza perché ogni paese ha un calcio e uno stile diverso per cui serve tempo. Ora sono già qua in Italia da tre anni, ho più fiducia e mi sento meglio: so cosa devo fare in campo e capisco il calcio italiano. Posso continuare a migliorare in ogni partita e avere la fiducia per giocare di più e tornare in Serie A il prima possibile”.

In passato hai avuto anche qualche esperienza da centrocampista: come ti sei trovato?
“In realtà nel settore giovanile ho sempre giocato come difensore, poi il primo passo con la prima squadra ho giocato da centrocampista, ma è stata la visione di due allenatori. Per me la mia posizione è sempre stata quella del difensore, credo di avere le caratteristiche per giocare meglio come difensore”.

Nell’ultima gara sei stato schierato sul centrosinistra: cosa è cambiato?
“È sempre difficile e un po’ strano cambiare da sinistra a destra, ma noi come squadra sappiamo cosa si deve fare in ogni posizione: lavoriamo tanto su questo e anche senza guardare devi sapere dove vuoi passare la palla. Inoltre tutti i ragazzi mi hanno aiutato tanto quando si muovono e quando giochi con una squadra forte diventa più facile anche per me. Poi l’aspetto difensivo in sé non cambia”.

Ora arriva il Venezia.
“Il Venezia è una delle squadre più forti nel campionato, ma anche noi siamo una di queste. Sarà molto interessante come partita, stiamo lavorando tanto e siamo pronti: speriamo di fare una bella partita. Anche col Pisa grazie all’aspetto caratteriale siamo riusciti a non subire gol, ma dobbiamo essere pronti a fare le cose che sappiamo fare meglio”.

A livello personale, quanto ti manca la Bulgaria?
“Mi sento bene qui, anche la gente ha molte cose simili. Mi mancano solo i miei genitori ma arriveranno presto: c’è qui la mia ragazza e a volte cuciniamo anche piatti bulgari, ma in sto bene qui”.

Che momento vive la tua Nazionale?
“Siamo squadra giovane, stiamo provando a cambiare tanti calciatori che hanno giocato prima che hanno fatto belle partite ma non sono riusciti a qualificarsi per un torneo internazionale. Adesso, come detto, siamo molto giovani, c’è talento, ma serve tempo, fiducia e un po’ di esperienza perché tanto giocatori giocano in Bulgaria, ma spesso il livello non è europeo. Servirebbe che chi ha talento vada all’estero e quando ce ne saranno un po’ di questi calciatori forti in campionati importanti allora potremo fare bene. È anche vero che se giochi nelle prime squadre di Bulgaria ogni anno si disputano le coppe europee e anche queste partite ti possono dare tanto come esperienza”.

Se dovessi fare il nome di qualche tuo connazionale di talento chi sarebbe?
Hristian Petrov. È un difensore mancino del 2002 ed è un mio amico. Gioca nel Cska Sofia, dove sono stato anche io: oggi lottano per il campionato, spero lo possano vincere e poi che venga in Italia e faccia bene.

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