Cronaca

Orti abusivi e baracche-rifugio
Il lato nascosto dello Zaist

L'incendio di una baracca lungo la ferrovia tra via Mantova e tangenziale svela una situazione di degrado che dura da tempo. La scorsa primavera il Comitato di quartiere dello Zaist aveva chiesto a RFI di intervenire

Il varco aperto dietro il supermercato Lidl, oltre il quale si è sviluppato l'incendio
FOTOSERVIZIO FRANCESCO SESSA

La baracca andata a fuoco dietro il supermercato Lidl di via del Macello la scorsa notte, poco dopo le 4 del mattino, è la punta dell’iceberg di un degrado che corre lungo la ferrovia Cremona-Mantova alla periferia est della città e a ridosso delle villette del quartiere Zaist. Dietro il supermercato, una recinzione di cemento, oltrepassata la quale si arriva alla scarpata sopra cui corrono i binari. E’ in questo stretto spazio che sono sorti degli orti abusivi intervallati tra loro da precarie recinzioni e solo una sottile rete metallica, rotta in più punti, li separa dalle rotaie.

Ci sono anche delle baracche destinate a custodire gli attrezzi, ma in qualche caso trasformate in ricovero di fortuna. E’ proprio una di queste che è andata a fuoco, l’ipotesi più probabile è che qualcuno abbia acceso un fioco per riscaldarsi. Quello che resta adesso sono pezzi di legno carbonizzato, una sedia, una scala  in ferro, bidoni di diverse misure, coperte e piumoni, quel tanto che basta per ripararsi dal freddo.

Un angolo di città che nemmeno i residenti dello Zaist conoscono bene, anche perchè teoricamente inaccessibile. Eppure è facile raggiungere i binari, basta percorrere lo sterrato che costeggia il sottoferrovia pedonale, quello che mette in comunicazione la zona a nord, con il parco di via dei Viandanti, dalla zona sud, con via Ospedaletto e il reticolo di strade senza uscita che costituiscono la parte finale di via del Macello. Qui, il varco nella fragile rete metallica, è stato divelto e offre un facile punto di accesso alla massicciata ferroviaria. Poco distante, stretto tra il cavalcavia di via Mantova e il rondò della tangenziale, sorge il bosco dove è stata più volte segnalata la presenza di tossicodipendenti.

Una situazione di degrado su cui il Comitato di Quartiere presieduto da Giulio Ferrari è già intervenuta, riuscendo ad ottenere da RFI la sostituzione dell rete metallica con una cancellata in ferro invalicabile lungo il tratto più esposto dei binari dalla parte di via dei Viandanti.

Inascoltata invece la richiesta di un intervento sulle baracche dall’altro lato dei binari: “La presenza di quelle strutture di fortuna – afferma Ferrari –  ci è nota e l’area sembrerebbe di competenza Ferroviaria.
A nome del Comitato di Quartiere la scorsa primavera avevo scritto a Rete Ferroviaria Italiana per informarli della presenza sia delle baracche abusive, sia del continuo attraversamento della ferrovia lato via Viandanti per raggiungere gli orti abusivi e le strutture.
Rfi ci aveva garantito che sarebbe intervenuta con la rimozione e con la realizzazione di impedimenti all’attraversamento della ferrovia. Visto che ad oggi non sono intervenuti, manderemo  un’ulteriore mail di sollecito. Non eravamo invece a conoscenza che qualcuno potesse trovare riparo o addiritture vivere in quelle baracche. Su questo interpelleremo subito i Servizi sociali del Comune affinchè situazioni come quelle della scorsa notte non debbano provocare tragedie”.
Giuliana Biagi

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