San Carlo Cremona: la mostra
"Jessi Reaves, Above the cold"
San Carlo Cremona è lieto di annunciare Jessi Reaves, Above the cold, terza mostra del 2023 ospitata all’interno della seicentesca chiesa sconsacrata di San Carlo in Via Bissolati 33 a Cremona. La mostra personale di Jessi Reaves sarà aperta al pubblico dal 6 ottobre al 31 dicembre 2023. Per il biennio 2022-2023 San Carlo Cremona ha intrapreso una collaborazione con Servane Mary, artista di base a New York, la quale ha invitato gli artisti ad esporre nello spazio cremonese. Ogni mostra è una presentazione site-specific del lavoro di un artista.
Le sculture in mostra sono installate sopra ed intorno ad una grande struttura impalcata. Un facsimile grezzo di una casa moderna, che divide lo spazio della chiesa in aree distinte, quelle accessibili e quelle inaccessibili. Le sculture apportano miglioramenti formali ad oggetti familiari, ma continuano ad offrire una gamma di usi pratici tra cui lo stoccaggio, la seduta e la capacità di specchiare.
Della mostra fa parte il secondo lavoro video fatto da Reaves fino ad oggi intitolato “Reflects as one”. Il video è mostrato su due monitor personalizzati, ed è costituito in parte da un collage audio ed in parte da una rievocazione drammatica. Il dialogo è doppiato dal film americano “The Women” del 2008 (ricostruzione melodrammatica dell’omonimo film del 1939 diretto da Georg Cukor). Le voci familiari delle attrici americane, tagliate e nuovamente composte, creano un effetto simile a quello di un film che va in sottofondo, guardato passivamente. Ci si può perdere un pezzo importante della trama e così, in sua assenza, il film assume un nuovo significato.
Reaves è nota per la sua pratica scultorea poliedrica che tratta gli oggetti d’arredo sia come materiali che come soggetti, cancellando la distinzione tra arte e design, tra funzionale ed estetico. Le sue opere tirano fuori la possibilità latente anche dagli oggetti più mondani ed effimeri. Il suo modo di trattare il materiale è accessibile ed efficiente, è grezzo ma intenzionale, spesso evidenziando e ricontestualizzando le superfici meno raffinate, risultato di anni di utilizzo o negligenza. Le opere di Reaves stravolgono la nostra percezione della storia dell’oggetto e giocano con le associazioni apparentemente infinite che questo crea su di noi.