Servizi digitali del Comune,
Cremona prima in Italia
La città di Cremona si colloca al primo posto nel ranking delle “Amministrazioni Digitali”, presentato questa mattina a Roma City Rank 2023, la ricerca annuale sulla trasformazione digitale dei 108 Comuni Capoluogo realizzata da FPA, società del gruppo DIGITAL360, nell’ambito di FORUM PA Città. Il Comune di Cremona ha totalizzando 87 punti, davanti a Siena, Firenze e Pistoia; a rappresentare la città del Torrazzo nel convegno in corso, l’assessore alla digitalizzazione Maurizio Manzi.
Si tratta di una delle tre dimensioni (sulla base di 37 indicatori costruiti su 171 variabili) su cui è stata costruita la ricerca e che hanno mostrato caratteristiche e dinamiche diverse: la dimensione “Amministrazioni digitali” riguarda la digitalizzazione dell’attività amministrativa, tra siti web, fruizione dei servizi online e adozione delle piattaforme nazionali; quella “Comuni aperti” analizza il livello di utilizzo dei social media, la diffusione di dati aperti e la fruibilità di app; infine, “Città connesse” è la dimensione di impatto della trasformazione digitale sul governo delle città e riguarda lo sviluppo di reti di connessione, sistemi di sensori e device a essi collegabili e strumenti per l’elaborazione dei flussi informativi e analisi dei dati.
Il Ranking delle Amministrazioni digitali. Nell’indice Amministrazioni Digitali come si diceva, al primo posto si colloca Cremona con il punteggio massimo di 87/100, seguita a distanza dalle toscane Siena (secondo), Firenze e Pistoia (terzo a pari merito) e poi da Lodi, Perugia, Bergamo, Cesena, Milano e Modena a chiudere la Top 10. S
ono 41 le città oltre la soglia dei due terzi nel rating (almeno 66/100 punti) e tra queste solo 5 del Mezzogiorno (Pescara, Andria, Cagliari, Nuoro e Taranto). Le differenze geografiche sono più contenute che in altre dimensioni. La digitalizzazione dei servizi amministrativi, avviata oltre una decina di anni fa da alcuni capoluoghi metropolitani, ha visto emergere un gruppo città intermedie innovative (come Bergamo, Modena, Parma, Trento) e realtà meridionali dinamiche. È stata sostenuta dalle attività di Agenzie Nazionali e dal consolidamento di “modelli di riferimento”, fino alla forte spinta del Covid. Per effetto del PNRR si prevede un ulteriore avvicinamento al vertice.
Il Ranking dei Comuni Aperti. Nell’indice dei Comuni Aperti, al primo posto c’è Firenze, seguita in seconda posizione da Torino (con un solo punto in meno), in terza da Bologna, in quarta da Milano e Roma, poi ancora Bergamo, Genova, Reggio Emilia e Trento (pari merito all’ottavo posto), Modena e Venezia (pari merito al decimo posto). 31 città superano la «soglia» dei due terzi nel rating e tra queste solo 7 del Mezzogiorno (Palermo, Lecce, Bari, Cagliari, Messina, Napoli e Catania). Le grandi città fanno registrare un valore nettamente superiore delle medio-grandi, come anche i capoluoghi del Nord rispetto a quelli del Sud. È probabile che nei prossimi anni si consoliderà un modello omogeneo di riferimento di utilizzo del digitale per comunicare e rendere disponibili le informazioni, che al momento non è ancora completo: le esperienze sono diversificate nelle caratteristiche e nei risultati e ai vertici si trovano soprattutto città metropolitane “pioniere” dell’innovazione e alcune intermedie.
Il Ranking delle Città Connesse. Al vertice della classifica delle Città connesse c’è Bologna, che precede sul podio con un margine ridotto Milano e Cagliari. Poi, nella top 10, troviamo Firenze (quarta), Venezia (quinta), Padova e Torino (seste a pari punti), Trento (ottava), Bergamo (nona), Bari, Genova e Modena (decime a pari punti). Le città che superano la «soglia» dei due terzi nel rating sono 33, tra queste solo 6 appartengono al mezzogiorno (oltre le due già citate Palermo, Napoli, Pescara e Reggio Calabria). Lo scarto dei valori medi tra grandi e piccole è molto alto, mentre è rilevante ma non diverso dalle altre dimensioni per aree geografiche. In questa dimensione che misura reti di comunicazione, sensori e device personali collegabili, strumenti di analisi, si vedono esperienze diverse, in una fase ancora iniziale del percorso, in cui non è ancora emerso un modello di riferimento.