Cronaca

Festa della Marchesa Ala
Ponzone in Cimino all'Apc

Borse di studio e performance sul tema della violenza sulle donne

Ogni anno a novembre la sede associata dell’IIS Torriani, l’ APC, dedica una giornata in onore della Marchesa Paolina Ala Ponzone in Cimino. L’istituto, fondato nell’anno 1836 dal marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone come scuola di scultura, divenne erede dei beni della marchesa Paolina Ala Ponzone in Cimino tramite lascito testamentario steso nell’anno 1921 e pubblicato in seguito nell’anno 1923.

Il testamento della Marchesa predisponeva che la scuola acquisisse il cognome del marito Ala Ponzone Cimino e che questa importante donazione fosse ricordata ogni anno: è per questo che si celebra questo momento di festa nel corso dell’anno scolastico. Ed è questa la giornata in cui la scuola premia i suoi alunni, che si sono distinti per merito e comportamento, con una borsa di studio donata dalla famiglia Aglio.

Vincitori della borsa di studio 2024 sono gli studenti Giovanni Goffredi e Matteo Somenzi della ex 5aman: “Per noi è importante questo premio – ha sottolineato la ds dott.ssa Simona Piperno – anche perché è importante verificare che i nostri ragazzi abbiano raggiunto ottimi risultati. Dunque siate fieri del vostro percorso scolastico e cercate di avere fiducia nella scuola”.

Nella cerimonia organizzata in onore della Marchesa sono stati proprio i due vincitori di borsa di studio, Somenzi e Goffredi, a raccontare agli studenti più giovani la storia del lascito e soprattutto il grande lavoro di ricerca che è stato portato avanti negli scorsi anni dal prof. Daniele Bonali insieme alle sue classi per selezionare e archiviare i documenti storici di palazzo Fraganeschi.

Testimonianze preziose risalenti alle origini dell’istituto e anche agli anni del Fascismo. Giovanni Goffredi, che ora frequenta la facoltà di lettere, ha anche raccontato il lungo e faticoso lavoro che ha portato all’allestimento della biblioteca, dal ritrovamento alla catalogazione, anche di alcuni importanti documenti tecnici.

Ma il cuore della cerimonia quest’anno è stato dedicato al momento complesso che stiamo vivendo: in un istituto prevalentemente maschile, la riflessione seria, in un momento di festa, è stata rivolta al tema della violenza sulle donne.

“D’altro canto – ha sottolineato la prof.ssa Francesca Mele, regista di tutto l’evento – la Marchesa era una donna moderna che ha avuto un’idea importante per il bene degli studenti”.

Un momento teatrale e musicale ha dunque concluso la Festa della marchesa: due canzoni interpretate dalla prof.ssa Francesca Mele, accompagnata al pianoforte dalla prof.ssa Emilia Sordi, hanno introdotto e chiosato il monologo “Perché a me” interpretato dalla studentessa Ester Zucchetti e scritto dalla prof.ssa Mele. Come ha spiegato il prof. Andrea Rossetti, il senso unitario dello spettacolo era da ritrovare nelle parole forti, nelle isotopie tra i testi delle due canzoni (Una lunga storia d’amore e Insieme a te non ci sto più) e il monologo.

Ester, che ha interpretato il monologo di una donna che ha subito violenza, ha letteralmente rapito le classi del professionale, i rappresentanti d’Istituto e i docenti presenti: “rendersi conto di aver amato un uomo che non è mai esistito”, e ancora “tutto ciò che di più bello mi era stato insegnato tu l’hai usato per farmi del male”, questi e altri passaggi hanno coinvolto il pubblico…Silenzio, e poi tanti applausi dagli studenti del professionale per una lezione diversa e importante.

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