Distretti industriali, in calo l'export
di carne e salumi di Cr e Mn
Dal Monitor dei distretti della Lombardia al 1° semestre 2023 curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, emerge come 14 distretti lombardi, sui 23 monitorati, registrano esportazioni oltre i livelli del corrispondente periodo del 2022. Tra le eccezioni c’è il distretto delle carni e salumi di Cremona e Mantova, che registrano un calo del 6,7%, -9,6 milioni di euro.
Tra le filiere distrettuali in Lombardia, continua il suo processo di sviluppo sui mercati internazionali la filiera dell’Agroalimentare (+3,4% vs. primo semestre 2022, a prezzi correnti, +32,2 milioni di euro). Spiccano i distretti del Riso di Pavia (+16,7%, +27,4 milioni di euro), a cui ha contribuito anche il rialzo dei prezzi alla produzione, i Vini e distillati del bresciano (+18,1%, +12,1 milioni di euro) e il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (+0,4%, +2,4 milioni di euro).
Anche le esportazioni nel I semestre di quest’anno di tutti i Poli tecnologici della Lombardia si collocano su livelli superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2022: in testa il Polo farmaceutico lombardo (+9,8%, +404,8 milioni di euro), seguito dal Polo ICT di Milano e Monza (+7,7%, +173,1 milioni di euro) e il Polo aerospaziale della Lombardia (+38%, +167,2 milioni di euro), l’andamento dell’export di questo polo deve essere letto con la dovuta attenzione, considerato che si tratta di flussi influenzati da commesse pluriennali. Chiude la classifica sempre in territorio positivo il Biomedicale di Milano (+4,6%, +16,3 milioni di euro).
In linea generale i 23 distretti tradizionali monitorati mostrano dati di export nel primo semestre di quest’anno in lieve riduzione (-1,8%) , nonostante i risultati positivi conseguiti nel primo trimestre 2023. Si tratta di una battuta d’arresto fisiologica che, oltre a risentire del rallentamento della domanda internazionale, è influenzata anche dal confronto con un ottimo secondo trimestre 2022 (quando l’export aumentò del 18,6%) e dal rientro dei prezzi alla produzione per alcuni settori di specializzazione del territorio lombardo, in primis la metallurgia (-18,2% la riduzione accusata dai prezzi all’export). Al netto dei Metalli di Brescia, infatti, l’export dei distretti lombardi avrebbe chiuso il primo semestre con un progresso del +2,4%.
“Dal sostegno all’industria agroalimentare e turistica agli investimenti nella digitalizzazione e transizione energetica, il nostro Gruppo continua a garantire tutti gli interventi necessari per accelerare la crescita delle filiere tipiche della bassa Lombardia forti nelle loro specializzazioni e attenzione all’ambiente – spiega Marco Franco Nava, direttore regionale Lombardia Sud Intesa Sanpaolo –. Qualità dei beni e flessibilità delle produzioni saranno leve importanti per dare continuità alle relazioni sui mercati esteri anche nei prossimi mesi, quando la dinamica dell’export dei distretti potrebbe mostrare un rallentamento. Transizione green, digitalizzazione, valorizzazione dei rapporti di filiera resteranno gli elementi chiave su cui investire per crescere: evoluzioni che siamo attenti a sostenere e a cui daremo ancora supporto. Ad oggi in Lombardia abbiamo siglato oltre 200 contratti di filiera, per un giro d’affari di oltre 24 miliardi di euro e 4.200 fornitori coinvolti”.