Cronaca

Formazione e mondo del lavoro
La distanza è ancora grande

Foto Marco Zambelli

Presentato oggi dalla Provincia di Cremona il Rapporto sulle connessioni fra sistema formativo e sistema economico in provincia di Cremona”, iniziativa del Settore Formazione e Lavoro, che si rivolge soprattutto a studenti, famiglie e insegnanti, ma anche a istituzioni formative, imprese, parti sociali e operatori dei servizi per il lavoro, con l’obiettivo di rappresentare l’offerta del sistema di istruzione e formazione locale, con uno sguardo alle prospettive lavorative offerte dal sistema economico in provincia di Cremona e all’evoluzione del mercato del lavoro.

Le connessioni fra il sistema formativo e il sistema economico sono presentate nel Rapporto – che sarà pubblicato in forma integrale, nei prossimi giorni, sul sito istituzionale della Provincia – Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro – in modo originale, avvalendosi dell’integrazione fra fonti di dati di diversa tipologia (amministrative, statistiche, previsionali…) e di un’insolita chiave di lettura che pone in relazione, da un lato, i fabbisogni di figure professionali e di competenze espresse da parte del sistema economico cremonese, con particolare attenzione al fenomeno del disallineamento (c.d. mismatch) fra domanda e offerta di lavoro e, dall’altro, la potenziale offerta di lavoro rappresentata dai flussi in uscita degli studenti dai vari percorsi formativi presenti nell’attuale sistema di istruzione e  formazione della nostra provincia.

Dato che le fonti informative sono molteplici e di varia natura e la lettura dei dati è complessa, per l’elaborazione del Rapporto la Provincia di Cremona si è avvalsa del supporto di Andrea Gianni di PTSCLAS che ha collaborato con il Settore Lavoro e Formazione della Provincia e l’Ufficio di Statistica della Camera di Commercio di Cremona ed ha illustrato gli aspetti più salienti del Rapporto, fra i quali sono emblematici: la quantità complessiva di candidati che imprese cercano e faticano a trovare: il 44% delle previsioni di entrata delle imprese nel 2022 risultano di difficile reperimento; il divario quantitativo, pari a quasi 2.700 unità, fra il fabbisogno professionale programmato in entrata dalle imprese nel 2022 non accompagnato dalla richiesta di esperienza pregressa (dunque, la domanda a cui potrebbe rispondere un giovane appena uscito dal sistema formativo) e la potenziale offerta rappresentata dalla media dei giovani in uscita annualmente dal sistema formativo territoriale: divario che, in un settore cruciale come quello dei servizi per la salute e l’assistenza sociale, raggiunge le 190 unità.

“Anche nella nostra provincia – sottolinea Giovanni Gagliardi, vice presidente della Provincia e consigliere provinciale delegato al lavoro – il problema che appare più evidente del mercato del lavoro in questo periodo storico è rappresentato dal disallineamento fra la domanda e l’offerta di lavoro, cioè fra le figure e le competenze professionali richieste dalle imprese e quelle disponibili sul mercato. Non è una novità: il fenomeno, già manifesto da parecchi anni, si è solo accentuato dopo la pandemia. Le cause sono molteplici e non riconducibili ad un solo fattore. Anzi, il fenomeno offre l’occasione per riflettere su un mercato del lavoro che negli ultimi decenni ha subito profonde trasformazioni ed è sempre più complesso”.

Proprio per capire meglio questa complessità, la Provincia ha invitato ad intervenire Serafino Negrelli, già professore ordinario di sociologia dei processi economici e del lavoro e oggi direttore dell’Istituto Iassc del dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano Bicocca, che ha presentato gli esiti di un’importante ricerca sociale, tutt’ora in corso a livello nazionale, e ha posto l’accento sul delicato tema della domanda e offerta di qualità, offrendo ai presenti – fra i quali anche molti studenti di classi quinte di scuola superiore – lo spunto per importanti riflessioni anche sui valori legati al lavoro e alcune proposte di possibile soluzione.

In tale occasione, è stata ascoltata anche la voce dei giovani, attraverso un intervento del vice presidente uscente della Consulta provinciale degli studenti, Carlo Ferrari che, attraverso una serie di interviste, ha portato testimonianze dal mondo della scuola e sulle diverse possibili scelte di passaggio dalla scuola al mondo del lavoro o di continuazione del percorso di studi.

“L’auspicio – sottolinea Paolo Mirko Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona, – è che le informazioni contenute nel Rapporto possano rappresentare, insieme ad altri, uno strumento di orientamento utile per scelte importanti, che consentano ai ragazzi e alle ragazze di valorizzare le loro attitudini individuali e aspirazioni, tenendo conto anche delle reali opportunità offerte da un mondo del lavoro in continuo cambiamento”.

“Ma l’auspicio – aggiunge Signoroni – “è anche quello di incoraggiare tutti gli attori del sistema di istruzione e formazione e del sistema produttivo territoriale a favorire con creatività questa ricerca di valore, elaborando e mettendo in campo strategie nuove affinché talenti e progettualità possano trovare spazi di realizzazione e l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro possa crescere progressivamente in qualità”.

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