Spettacolo

"Senza confini", la nuova
stagione di danza del Ponchielli

Presentata questa mattina al teatro Ponchielli la stagione di danza, che prenderà il via il prossimo gennaio. “Senza confini” il claim di questa nuova edizione che avrà un prologo, il 20 gennaio alle 18, con Andrea Marchesi, conduttore di radio DeeJay e Maria Luisa Buzzi, direttore di Danza&Danza Magazine, a cui è stata affidata una presentazione orginale degli spettacoli in cartellone. Ecco in sintesi il calendario.

 

domenica 28 gennaio ore 18.30 e ore 20.30
NICOLA GALLI / RODRIGO D’ERASMO – SCONFINAMENTI (prima assoluta)

dialogo tra danza e musica coreografia e interpretazione Nicola Galli musica Rodrigo D’Erasmo
Sconfinamenti è l’AntePrima della trentaseiesima edizione della rassegna di Danza che vede sul palcoscenico del Ponchielli due eclettici artisti della scena italiana; uno spazio di improvvisazione nel quale Nicola Galli, esponente dell’attuale nouvelle vague della danza contemporanea italiana, e il compositore e violinista Rodrigo D’Erasmo (membro della band Afterhours) si incontrano per la prima volta per dialogare sulla soglia dei rispettivi linguaggi artistici e per comporre una partitura coreografico-sonora nell’istantaneità del gioco.

Tra punti di incontro e punti di fuga prende forma un percorso che, intrecciando suono e movimento, si dischiude in un invito a superare il confine del proprio territorio e a contaminarsi per trovare nella reciprocità uno spazio permeabile all’ascolto.

 

sabato 17 febbraio ore 20.30
LES BALLETS DE MONTE CARLO CENERENTOLA

coreografia Jean-Christophe Maillot musica Sergej Prokof’ev. La Cenerentola di Maillot è una delle coreografie che hanno segnato una svolta nella storia di Les Ballets de Monte Carlo. La storia della povera fanciulla riscattata dal destino sta principalmente nella centralità del rapporto madre/padre della protagonista, generalmente assenti o ridotti a figure deboli, ma che Maillot trasforma nel motore principale del racconto stesso. Così si spiega perché lo spettacolo si apre con il pas de deux danzato dai genitori di Cenerentola, lo stesso che verrà poi ripetuto dalla fanciulla e il principe durante il ballo in cui si scopriranno innamorati. E su tutto ciò prevale l’amore umile di cui diventa emblema il piede nudo della protagonista, che è il mezzo tramite il quale il principe, per la prima volta in ginocchio davanti a qualcuno, riconosce il suo amore e la sua identità.

 

sabato 9 marzo ore 20.30
NUOVO BALLETTO DI TOSCANA THE RED SHOES

coreografie e scenografia Philippe Kratz. Le fiabe di Hans Christian Andersen spesso sfidano la tradizionale giustapposizione di soggetto e oggetto, così anche nel suo racconto sulla protagonista Karen e le scarpette rosse. Nel suo lavoro The Red Shoes, Philippe Kratz giovane coreografo noto per il suo variegato linguaggio compositivo, segue la cronologia del racconto di Andersen e porta lo scenario della fiaba ai giorni nostri concentrandosi maggiormente sul rapporto tra la protagonista Karen e gli oggetti.
“È un racconto che cerca di metterci in guardia, di tenerci buoni e docili: non avere velleità, rimanere umili e soprattutto non desiderare quello che hanno le altre persone. Viviamo in una società che ci invita a volere sempre di più, a consumare di più, a fissarci sulle nostre mancanze e a paragonarci costantemente agli altri. Sebbene si riesca a realizzare una parte dei nostri sogni, qualcosa rimarrà sempre per noi inarrivabile” (Philippe Kratz).

 

sabato 16 marzo ore 20.30 – domenica 17 marzo ore 18.30
COMPAGNIA EZ3 EZIO SCHIAVULLI – HERES: NEL NOME DEL FIGLIO

Incarnare in prima persona l’idea generata dalla propria mente, attraverso un ordito lucido e poetico che oscilla tra autobiografismo e senso universale. […] una vera e propria analisi performativa del rapporto tra padri e figli. […] il lavoro fa dell’incontro/scontro tra danza e musica il motore da cui generare una partitura fisica dalle sfumature cangianti, dove leggere in filigrana rimandi psicoanalitici ai diversi miti greci. In dialogo costante con due batterie, strumento amato dal padre, Schiavulli esprime in maniera bruciante il desiderio di ritrovare il proprio genitore ma anche l’esigenza di autoaffermazione. Sapiente la drammaturgia unita alla sua performance tellurica. (Premio Autore/Interprete Danza&Danza 2022)
Due batterie, sopraelevate, si fronteggiano formando un unico strumento, una sorta di ibrido a due teste, come la figura travolgente di questo “padre” da cui emerge o si difende il danzatore. Gli occhi dei tre interpreti si cercano, si misurano. Ciascuno porta il proprio universo artistico a beneficio dell’altro, trascinandosi in nuovi mondi, allontanando la propria zona di protezione, per convergere finalmente in un trio dove il danzatore e i musicisti si scambiano i ruoli con ritmo drammaturgico, dinamico e incalzante.

 

giovedì 21 marzo ore 20.30
HOFESH SHECHTER COMPANY | SHECHTER II FROM ENGLAND WITH LOVE

Un atteso e gradito ritorno quello di Hofesh Shecther,  ospitato al Ponchielli nel 2009. La complessità dell’Inghilterra in tutte le sue sfaccettature è al centro della sua nuova ed avvincente opera per i giovanissimi di Shecter II. From England with love è un’ode all’intricate e al contempo splendida Inghilterra.
Attraverso la coreografia di Shechter, i danzatori evocano il paradosso che sta al centro di questo paese aperto e generoso, alla continua ricerca della propria anima ma sempre in conflitto con la sua oscura storia e il suo forte attaccamento alle vecchie tradizioni. Una ricca colonna sonora accompagna questo intenso lavoro fra suoni mozzafiato di compositori inglesi in contrasto con un rock impetuoso accostato a echi di coro e di musica elettronica, in una cacofonia d’avanguardia.
From England with Love è una produzione di Hofesh Shechter Company co-commissionata da Château Rouge, scène conventionnée – Annemasse, Espace 1789, scène conventionnée danse – Saint-Ouen, Scène nationale de Bourg-en-Bresse, Düsseldorf Festival, Escales Danse. Con il supporto del Théâtre de la Ville Paris, Fondazione I Teatri Reggio Emilia. Residenza creativa a DanceEast, Ipswich.

 

domenica 14 aprile ore 18.30 e ore 20.30
COMPAGNIA OPUS BALLET –  WHITE ROOM

coreografia di Adriano Bolognino.
Ispirato all’opera pittorica “Il ritorno dal bosco” di Giovanni Segantini (pittore italiano, tra i massimi esponenti del divisionismo) White room di Adriano Bolognino, altro giovane artista per la prima volta ospite nel nostro Teatro, indaga gli aspetti emozionali dell’inverno, trasfigurando i suoi colori algidi e freddi negli stati d’animo dell’essere umano, costretto alla fatica e alla sofferenza del lavoro. “Segantini dipinge una contadina che trascina una slitta pesante in un paesaggio desolato circondato da montagne che sovrastano la neve. Come il pittore racconta il contrasto tra le difficoltà della vita e la forza vitale necessaria per superarle, così lo spettacolo vuole costruire un ponte tra il suo universo contemporaneo, segnato da paure e fragilità emotive, illuminato dalla fiamma della speranza”.

 

venerdì 19 aprile ore 20.30
SABURO TESHIGAWARA + RIHOKO SATO OPHELIA (prima italiana)
da Hamlet di William Shakespeare
Quando danza Teshigawara (Leone d’Oro alla carriera della Biennale di Venezia) non sembra quasi un essere umano: la sua capacità di rendere visibili le alterazioni di emozioni e dell’energia da cui si fa attraversare, toccando apici opposti, dalla più sottile tensione e sospensione alla più alta velocità di azione, fanno di lui un interprete veramente unico. Con lui, la compagna storica nei suoi lavori, la danzatrice Rihoko Sato, collaboratrice assidua del coreografo che affianca anche come assistente e con il quale condivide spesso il lavoro di creazione e di formazione.
In Ophelia, Rihoko Sato ritrae una donna che perde l’amore e il senno. Non lo esprime con l’espressione del viso né con una danza folle. Balla fluidamente in una spirale. Teshigawara, che è Amleto, appare e scompare come un’ombra. Quando lui la mette di fronte a sé stesso, lei si innamora e diventa vittima di tutti i conflitti. È come se fluttuasse nell’amore eterno che ha finalmente trovato, guardando lontano nel raggio del sole, accettando una morte piena di amore

 

martedì 7 maggio ore 20.30
Chiesa di San Michele Vetere di Cremona
SOCIETAS | CLAUDIA CASTELLUCCI LA NUOVA ABITUDINE
danza della COMPAGNIA MORA sul repertorio storico dei Canti Znamenny di San Pietroburgo.
La prima esecuzione di La nuova abitudine fu nel 2021 a San Pietroburgo, dopo un mese di permanenza della Compagnia Mòra presso il principale Centro Studi di Canti Znamenny. A seguito dello scoppio della guerra questa performance non fu più realizzata sia per la difficoltà dei Cantanti di uscire dalla Russia, sia per il rifiuto generalizzato di proporre l’arte russa in tutte le sue forme.
Lo spettacolo è ora tornato in scena e il Teatro ha scelto di rappresentarlo non sul palcoscenico ma in una Chiesa, come luogo più adatto a ciò che rappresenta e a ciò che vuole comunicare.
I canti Znamenny della tradizione ortodossa riecheggeranno, nella più che mai simbolica cornice della Chiesa di San Michele Vetere, eseguiti dalle celestiali voci del Coro virile bulgaro InSacris nell’accompagnare una danza “piccola”, elegante, minuziosamente pensata e creata, che porterà il pubblico in uno spazio di pace senza tempo.

EVENTI COLLATERALI – Il mese di maggio ospiterà la ventiseiesima edizione della kermesse dedicata alle scuole di danza. Quindici scuole – e circa 1500 allievi – si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Ponchielli. Quest’anno, in linea con il titolo della rassegna di Danza 2024, sarà SENZA CONFINI.

ABBONAMENTI (8 spettacoli) in vendita dal 13 dicembre, prelazione ex abbonati e nuovi abbonamenti.

PLATEA E PALCHI CENTRALI
€ 165,00
PALCHI LATERALI
€ 145,00
GALLERIA
€ 130,00
LOGGIONE
€ 115,00
STUDENTI**
€ 95,00

 

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