Virgo Fidelis, a San Luca la Messa
per l’Arma dei Carabinieri
In prima fila il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Paolo Sambataro
È stato il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, a presiedere nella mattinata di martedì 21 novembre nella chiesa di San Luca, a Cremona, poco distante dal Comando provinciale dei Carabinieri, la Messa nella ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma.
Presenti le massime autorità civili e militari del territorio, con il prefetto Corrado Conforto Galli, il questore Michele Davide Sinigalia e i comandanti degli altri corpi delle forze dell’ordine, a partire dal colonnello Paolo Sambataro, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri; il presidente della Provincia Paolo Mirko Signoroni e per il Comune di Cremona l’assessore alla sicurezza Barbara Manfredini, insieme anche alle rappresentanze del mondo economico e sociale, con il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio, il cav. Giovanni Arvedi e Cesare Soldi della Libera Associazione Agricoltori.
Presenti anche una grande rappresentanza di carabinieri in servizio e in congedo nonché una fitta schiera di appartenenti alla Associazioni Combattentistiche e d’Arma. La funzione è stata impreziosita dai canti del coro del Liceo musicale “Stradivari” di Cremona.
Il momento di raccoglimento ha consentito all’Arma non solo di rendere omaggio alla Vergine “Fedele fino alla morte”, ma di celebrare anche l’82° anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”, con la quale l’Istituzione intera e con essa l’ONAOMAC, l’opera di assistenza che si dedica proprio ai figli dei militari scomparsi, si stringe intorno a quelle famiglie segnate da perdite inconsolabili.
La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al Tempio.
Ma la stessa data è memorabile anche per fatti storici in cui l’Arma si è resa protagonista durante la Seconda guerra mondiale e di cui ricorre l’82° anniversario: il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente e sanguinose battaglie fra italiani e inglesi in terra d’Africa. Un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber.
Per quel fatto d’arme e per l’eroismo dimostrato, alla Bandiera dell’Arma venne conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima guerra mondiale. Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Eroi che, in pace come in guerra, hanno saputo tener fede al Giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.
Una ricorrenza piena di significati simbolici, insomma, quella che si è celebrata questa mattina. Il Vescovo Napolioni, nell’omelia ha ricordato come la vergine Maria, all’età di tre anni, venne portata al tempio dai genitori. Qui preparò il suo corpo e la sua anima a ricevere il figlio di Dio e, con una dedizione totalizzante, è diventata fedele a Dio, agli uomini, alla Chiesa e alla sua missione. Il Colonnello Sambataro, Comandante Provinciale dell’Arma, allo stesso modo, ha sottolineato che il valore della fedeltà anche per i carabinieri non ammette incertezze.
Appartenere ai carabinieri non significa limitarsi alla semplice concezione lavorativa, quindi al proprio turno e orario di servizio, ma significa avere scelto di non sottrarsi mai al proprio dovere e la consapevolezza di dover affrontare sacrifici e rischi con dedizione, impegno e altruismo, servendo i cittadini per assicurare la giustizia e la pace sociale.
Da menzionare anche che la ricorrenza della Virgo Fidelis, oltreché in tutta Italia, è festeggiata anche nei teatri operativi esteri in cui l’Arma è presente.