Cronaca

Rubava ai pazienti in ospedale
Incastrato il ladro "seriale"

Rubava ai pazienti dell’ospedale di Cremona. Scoperto dagli agenti della Questura, è stato denunciato. Nei guai è finito un napoletano di 55 anni da anni residente a Cremona. Un grande contributo alle indagini lo si è avuto grazie al posto di polizia, riaperto in ospedale lo scorso marzo, cosa che ha permesso di rendere ancora più efficace l’azione di prevenzione e contrasto ai reati compiuti in ambito ospedaliero.

Il 2 novembre scorso, proprio il personale del posto di polizia era intervenuto per furti che erano stati messi a segno nei reparti di Chirurgia generale e Neurochirurgia, tra le 18 e le 19.

In un caso, il ladro era stato notato dalla figlia di una degente che l’aveva inseguito riuscendo a recuperare il portafoglio che le era stato sottratto dalla borsa.

Immediatamente gli operatori di servizio in ospedale hanno allertato gli investigatori della Squadra Mobile di Cremona guidati dal dirigente Marco Masia che hanno sentito le persone informate sui fatti e acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza interno e di alcune vie limitrofe.

In base alla descrizione fornita dai testimoni, nell’arco di poche ore gli investigatori della Mobile sono riusciti ad individuare una persona che, nonostante avesse tentato di camuffarsi indossando una mascherina, aveva effettuato degli spostamenti all’interno dell’ospedale e nelle vie limitrofe compatibili con il compimento dei reati.

Il 17 novembre l’uomo è stato rintracciato in centro a Cremona. I suoi abiti erano gli stessi di quelli indossati il giorno del furto. Non solo: è stato riconosciuto dalla donna che l’aveva inseguito, riuscendo a recuperare la refurtiva.

Il ladro, con alle spalle numerosi precedenti specifici, è stato quindi denunciato per furto aggravato. Alla luce delle sue condotte “seriali”, e dei precedenti accumulati nel corso degli anni a Cremona, la Divisione Anticrimine della Questura di Cremona ha in corso un’attività istruttoria finalizzata all’eventuale emissione di un’idonea misura di prevenzione da parte del questore.

Sara Pizzorni

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