Cronaca

Al Manin con la polizia stradale
"Scegliamo di guidare con la testa"

Una lezione a tutto campo, colma di esempi, di dati, di immagini, anche forti, quella che è stata tenuta questa mattina alle classi del Liceo Manin di Cremona dal comandante della polizia stradale di Cremona Federica Deledda, affiancata da Piercarlo Bertolotti, presidente Fiab Cremona, Emanuela Bottardi, presidente dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada e dalla professoressa Giuseppina Rosato, referente per la Legalità.

Una lezione organizzata in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. Quello con il Manin fa parte di una serie di incontri nelle scuole cremonesi voluti da Fiab Cremona, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, per parlare della necessità di un cambiamento, per città più vivibili, a misura di persona, meno inquinate e più sicure. Ogni anno, in tutto il mondo, muoiono oltre 1,3 milioni di persone e i feriti sono oltre 50 milioni. L’incidentalità stradale è la principale causa di morte per bambini e ragazzi.

“E’ tutta una questione di scelte”, ha spiegato il comandante Deledda, che durante la lezione ha mostrato ai ragazzi una fotografia di un incidente stradale nel quale era morta una giovane, uccisa da un automobilista ubriaco. Accanto al suo corpo, in mezzo alla strada, i suoi genitori distrutti dal dolore. “Non ci sono curve killer, non ci sono alberi killer”, ha detto il comandante, “ma persone che operano delle scelte. Scontri stradali creano lutti nelle famiglie, negli amici, creano dei cambiamenti dai quali non si torna indietro. Tutti guidiamo, ma impariamo a guidare con la testa, per noi stessi e per gli altri. Non siate distratti, abbiate rispetto per la vita”.

E quanto costano gli incidenti stradali?. “Nel 2022”, ha spiegato il comandante, “sono costati quasi l’1 per cento del Pil del nostro paese. Quando accade un incidente, arriva un’ambulanza, ci sono feriti, vengono ricoverati, vengono fatti accertamenti sanitari, vengono fatte radiografie, risonanze. Molte persone rimangono anche paraplegiche. Con quel denaro si possono fare un sacco di cose diverse: si possono migliorare le strade, le scuole, i parchi, la condizione dei nostri nonni, si può migliorare quella che è la società, la comunità. E invece buttiamo via i soldi perchè facciamo scelte irresponsabili per strada. Guidiamo dopo avere bevuto, dopo aver consumato sostanze, guidiamo veloci, guidiamo mentre controlliamo un messaggio, perchè vogliamo vedere cosa sta succedendo sui social. Ma guidare richiede una grande attenzione. I ragazzi pensano di essere bravissimi, che se succede qualcosa è sempre colpa degli altri e che a noi non potrà mai capitare. Non è così. Al volante, o su qualsiasi altro mezzo che utilizziamo, usiamo sempre la testa”.

La presidente dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada Emanuela Bottardi ha invece spiegato ai ragazzi ciò che avviene dopo un incidente e l’attività messa in campo dall’Associazione di assistenza e consulenza legale in favore di chiunque sia rimasto coinvolto in un incidente stradale. Sempre attiva in campagne ed eventi tesi a diffondere una nuova cultura della sicurezza stradale con l’obiettivo di ridurre l’incidentalità nel nostro paese.

Infine di “nuova mobilità che metta al centro le persone e non i mezzi che vengono utilizzati per i trasporti” ha parlato Piercarlo Bertolotti, presidente Fiab. “Le strade devono essere meno parcheggi di auto a cielo aperto, ma più vivibili, utilizzando anche soluzioni architettoniche facili che possano rendere la viabilità più fluida. Stiamo lavorando ad un progetto di “Città trenta”, che non vuol dire che tutti debbano andare a meno di trenta all’ora, ma di voler calmierare la velocità per cercare di limitare o di annullare una delle condizioni principali dell’incidentalità, che è la velocità”.

E la bicicletta?. “Vogliamo far capire ai ragazzi”, ha spiegato Bertolotti, “che devono essere più consapevoli del mezzo che utilizzano, perchè la bicicletta è un mezzo a tutti gli effetti, per cui deve avere determinate caratteristiche di legge, come campanello, freni, luci, va portata dal meccanico e mantenuta in ottimo stato. Soprattutto bisogna sapere che nonostante il mezzo sia leggero e facile da guidare, deve esserci un grandissimo senso di responsabilità nel rispettare le regole della strada ed essere consapevoli che in ogni momento per una sbadataggine, per una incertezza, per una sottovalutazione del rischio, è possibile creare danni ad altri e a se stessi”.

Sara Pizzorni

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