Economia

A2A, approvata l’Informativa
trimestrale al 30 settembre

Si è riunito oggi, martedì 14 novembre, il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 30 settembre 2023.

“I risultati di questi nove mesi confermano la solidità del percorso di crescita intrapreso dal nostro Gruppo. Nel corso dell’anno abbiamo investito circa 800 milioni per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, per il potenziamento delle reti, per il recupero di materia ed energia. Abbiamo incrementato del 27% la produzione eolica e fotovoltaica e attraverso accordi PPA con clienti (Noi2) e produttori (Enfinity) possiamo mettere a disposizione una quota sempre maggiore di energia green, consolidando il nostro ruolo di player a supporto della transizione ecologica del Paese”, commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A.

Mazzoncini quindi aggiunge: “Il significativo miglioramento degli indicatori economico-finanziari, sostenuto in particolare dalle performance delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato, ha permesso di rivedere al rialzo la guidance del Gruppo con Ebitda compreso tra 1,88 e 1,92 miliardi di euro e un Utile Netto Ordinario tra 550 e 570 milioni di euro. Procediamo convinti nella direzione tracciata dal nostro Piano Industriale, volto a favorire la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei consumi: traguardi indispensabili per fornire risposte concrete alle sfide del cambiamento climatico in atto e per contribuire a rendere il mercato energetico più stabile e autonomo”.

Nei primi nove mesi del 2023 A2A ha conseguito ottimi risultati economico-finanziari, grazie alle eccellenti performance delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato che hanno potuto beneficiare di una progressiva normalizzazione del contesto energetico in cui operano.

Il periodo in esame ha visto un’attenuazione delle forti tensioni sui mercati energetici che avevano caratterizzato il 2022, con quotazioni dell’energia elettrica e gas all’ingrosso in significativo calo: il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è diminuito del 60,2% (da 323 €/MWh nei primi nove mesi del 2022 a 129€/MWh del corrispondente periodo del 2023) e il costo medio del gas al PSV del 67,2% (da 130,7€/MWh a 42,8€/MWh).

In un quadro caratterizzato da dinamiche ribassiste dei prezzi energetici, il Gruppo A2A ha adottato efficaci strategie di copertura e grazie all’ottimizzazione del portafoglio integrato di produzione e a proficue azioni di sviluppo commerciale ha ottenuto significativi aumenti di marginalità operativa.

Nei primi nove mesi del 2023 i Ricavi del Gruppo sono risultati pari a 10.952 milioni di euro, in contrazione del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (16.854 milioni di euro). La variazione è riconducibile per circa l’80% al calo dei prezzi energetici e per il restante ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso, solo parzialmente compensato dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.

In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 8.999 milioni di euro registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-41%). Il costo del personale aumenta di circa 35 milioni di euro (+6%),attestandosi a 599 milioni di euro. La variazione è legata per circa il 60% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) dei primi nove mesi del 2023 rispetto all’anno precedente (+433 FTE, +3,3%) a seguito dell’espansione del Gruppo tramite l’acquisizione di nuove società, l’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana e l’avvio di nuovi impianti, nonché al potenziamento di alcune strutture e aree di attività per sostenere la crescita in atto.

La parte restante dell’incremento (circa il 40%), è ascrivibile principalmente agli effetti dei rinnovi contrattuali del CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua e aumenti retributivi di merito. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.354 milioni di euro, in aumento del 19%, +218 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2022 (1.136 milioni di euro).

Al netto delle partite non ricorrenti (+7 milioni di euro nel 2023, +16 milioni di euro nel 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario è risultato pari a 1.347 milioni di euro in aumento del 20%, +227 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 (1.120 milioni di euro) grazie alle ottime performance della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato che ha segnato nell’anno una notevole ripresa dopo l’eccezionale calo dell’anno precedente.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 682 milioni di euro, in crescita del 24%, +131 milioni di euro rispetto al 2022 (551 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo e a maggiori accantonamenti netti per 36 milioni di euro principalmente per minori rilasci del fondo rischi (nel 2022 erano stati effettuati rilasci per circa 40 milioni di euro su fondi decommisioning e discariche a seguito dell’aumento dei tassi di attualizzazione); gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono in linea con l’anno precedente.

Ma anche all’aumento degli ammortamenti per 51 milioni di euro, relativi principalmente agli investimenti effettuati dal Gruppo nel periodo ottobre 2022-settembre 2023 e al contributo delle nuove società consolidate nel campo delle rinnovabili. Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 103 milioni di euro, in aumento rispetto ai 57 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. La variazione è dovuta principalmente ai nuovi prestiti obbligazionari emessi nel 2022 e 2023. Il costo del debito al 30 settembre 2023 è pari al 2,5%, con una duration pari a 5,6 anni.

Le Imposte si attestano a 169 milioni di euro, con un tax rate al 29% (32% nello stesso periodo dell’anno precedente), in aumento di 10 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 per l’aumento della base imponibile. Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 402 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto ai primi nove mesi del 2022 (319 milioni di euro al 30 settembre 2022).

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 425 milioni di euro, in contrazione dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (461 milioni di euro), considerando le poste straordinarie che hanno interessato sia l’anno in corso per 23 milioni di euro (relativi all’effetto dell’affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell’avviamento delle società rinnovabili) sia l’anno precedente per complessivi 142 milioni di euro (relativi alla plusvalenza, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset, come la vendita immobili e ATEM gas ritenuti non strategici).

Gli Investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2023 sono stati pari a 796 milioni di euro e hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione elettricità a supporto di una progressiva elettrificazione dei consumi, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, allo sviluppo degli impianti di generazione contribuendo all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale, al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del Gruppo.

Le operazioni di M&A sono state pari a 26 milioni di euro, principalmente relative all’acquisizione della maggioranza in VGE05, società chesvilupperà un impianto fotovoltaicoin Friuli-Venezia Giulia con una capacità installata di 59MW e all’acquisto da parte di A2A Rinnovabili del 100% di Juwi Development 12 S.r.l. e di Juwi Development 13 S.r.l., società che hanno ottenuto le autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio di due impianti solari in Veneto.

In data 31 maggio 2023, inoltre, il ramo d’azienda di ASVT S.p.A relativo al Servizio Idrico Integrato è stato ceduto ad Acque Bresciane s.r.l. per un corrispettivo incassato pari a 38 milioni di euro. L’impatto complessivo di tali variazioni di perimetro risulta positivo per 12 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2023 risulta pari a 4.469 milioni di euro (4.258 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a -12 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.481 milioni di euro, dopo investimenti per 796 milioni di euro e pagamento di dividendi per 283 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa netto pari a 223 milioni di euro.

Tale variazione è principalmente riconducibile all’incremento della base clienti di A2A Energia (riferita in particolare ai Clienti in Salvaguardia e ai Clienti tutele Graduali Microimprese). Rispetto al 30 giugno 2023 (4.372 milioni di euro) la variazione della PFN è pari a 97 milioni di euro (con PFN/Ebitda rolling costante a 2,6x)ed è dovuta principalmente al pagamento della seconda parte one off di imposte, confermando la capacità del Gruppo di generare cassa per la copertura dei propri investimenti.

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