Economia

Peste suina problema sanitario,
"Regione guardi a esempio emiliano"

“In queste ore Regione Emilia-Romagna ha registrato il primo caso di carcassa di cinghiale infetta, in provincia di Piacenza, ancora una volta a confine con la provincia di Pavia. Ma mentre l’assessore regionale alla Sanità, con i servizi veterinari della regione contermine, sta facendo prevenzione, noi da Bertolaso non abbiamo notizie. E finora sul caso è intervenuto solo l’assessore all’Agricoltura Beduschi, che non è sicuramente il principale attore, essendo questo un tema sanitario. Intanto, i nostri allevatori colpiti non hanno ricevuto un euro di indennizzo”, lo segnalano Roberta Vallacchi, Marco Carra e Matteo Piloni, consiglieri regionali del Pd, che da settimane stanno insistendo con la Giunta Fontana affinché vengano fatti gli interventi necessari a contenere il diffondersi della Psa e vengano sostenuti gli allevatori colpiti.

“In Lombardia siamo punto e a capo, nonostante mozioni, interrogazioni, atti e impegni che abbiamo chiesto a Regione. Nelle vallate del Ticino e in tutto il territorio non sono ancora stati vietati i suini al pascolo. E questo è gravissimo. Gli allevatori continuano a non vedere un euro di contributi di abbattimento stabiliti a livello nazionale, che ogni Regione deve pagare attraverso l’assessorato alla Sanità. Rimangono ancora da mettere in atto le misure di prevenzione come fornire le recinzioni di protezione dai cinghiali a tutti i territori colpiti, intensificare le azioni di contenimento dei cinghiali e i relativi controlli, affinché siano effettuati in sicurezza senza veicolare il virus, intensificare il monitoraggio attraverso le analisi delle milze dei suini morti”, dicono i dem.

Restano poi aperte tutte le questioni, riferite alle zone già colpite, che il Pd segnala da tempo: “La disponibilità di macelli a ritirare i capi a un prezzo corretto; la gestione dei liquami; l’urgenza degli indennizzi per danni diretti e indiretti, fondamentali per salvare le aziende”, elencano i consiglieri.

“Chiediamo nuovamente a Regione di mettere in sicurezza urgentemente tutte le zone dove ci sono gli allevamenti di suini, considerato l’altissimo rischio rappresentato da una malattia virale altamente infettiva e diffusiva, per cui è necessario applicare subito queste misure di prevenzione e protezione. Occorre proteggere la filiera lombarda che rappresenta il 50% di quella nazionale”, concludono Vallacchi, Carra e Piloni.

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