Ciclovia VenTo, si procede: cantieri
su argine maestro e alla conca
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Passi in avanti sul tracciato della ciclovia VenTo (Venezia – Torino), un grande progetto trasversale che coinvolge più istituzioni e ben quattro regioni e che pezzo per pezzo diventerà uno dei percorsi cicloturistici più lunghi d’Europa. Cremona è direttamente interessata, in questa fase, al lotto4, finanziato da Regione Lombardia, che parte da San Rocco al Porto e arriva fino a Brancere, percorrendo gli argini maestri e in qualche punto scendendo in golena, come ad esempio sul Lungo Po delle canottieri. Attualmente è già stata completata l’asfaltatura del tratto più esterno alla città, parallelo a via Riglio, sull’argine maestro che va dal campo di motocross fino a Crotta d’Adda.
I lavori sono svolti per conto di Aipo dall’impresa Suardi e il referento locale della direzione lavori è l’ingegnere ambientale cremonese Filippo Bonali.
In zona Colonie Padane, i lavori sono inizati nel tratto di argine tra il ristorante La Lucciola (via del Porto) e il campeggio, dove è stato rimosso il fondo stradale e attraverso un procedimento di rimescolamento del terreno, è stato creato un sottofondo stabilizzato, che verrà poi rifinito con calcestre. Questo tratto è attualmente chiuso al passaggio, così come quello successivo, tra il campeggio e la frazione Brancere di Stagno Lombardo, dove i lavori sono iniziati ieri mattina. In questo caso il lavoro consiste nella rimozione dell’asfalto e nella successiva riasfaltatura; saranno anche sistemati gli innesti con le strade bianche laterali che scendono verso l’area golenale o verso le cascine.
Aipo sempre in questi giorni sta operando anche su un altro tratto di ciclovia, particolarmente rischioso per le due ruote, tra la canottieri Flora e la conca del canale navigabile. Il percorso ciclabile proseguirà da Lungo Po Europa salendo gradualmente a mezza costa dell’argine fino a congiungersi con la passerella ciclabile sulla conca.
Il successivo lotto L5, da Stagno Lombardo fino a Viadana, sarà invece finanziato con fondi Pnrr, quindi sarà soggetto alla tempistica rigida dei progetti che i avvalgono dei finanziamenti europei, da concludersi entro il 2026. Il progetto della Ciclovia Vento mira non solo a implementare una nuova infrastruttura cicloturistica nazionale, ma anche a promuovere un’alternativa sostenibile di mobilità e turismo, garantendo al contempo la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione del territorio al fine di essere strumento per lo sviluppo di un’economia diffusa per le province attraversate. gbiagi