Centri per la famiglia a
sostegno della genitorialità
Regione Lombardia, da sempre, pone la famiglia al centro della sua programmazione, promuovendo interventi integrati e di sistema in risposta ai cambiamenti sociali ed alle mutevoli esigenze dei nuclei familiari; di recente, ha erogato un nuovo finanziamento finalizzato a consolidare le progettualità avviate e a favorire l’implementazione degli interventi attuati dai Centri per le Famiglie.
In questo quadro si inserisce anche la sperimentazione – avviata in ATS della Val Padana nel 2019 e successivamente ampliata – dei Centri per la Famiglia, punti territoriali di riferimento per la promozione del benessere e dello sviluppo familiare, orientati al sostegno alla genitorialità, soprattutto a fronte di eventuali eventi critici e/o inaspettati.
Attualmente, sono attivi sul territorio di ATS cinque progetti sperimentali aventi come enti capofila i Comuni di Crema, Mantova e Ostiglia, l’Azienda Speciale Consortile Oglio Po e la Cooperativa CSA. Tali progetti hanno permesso l’apertura nel territorio di ATS di 11 sportelli di ascolto, orientamento e consulenza che, ad oggi, hanno dato risposta ai bisogni di 1.815 nuclei famigliari.
“L’attività dei Centri è rivolta a tutte le famiglie, non necessariamente a quelle caratterizzate da vulnerabilità – spiega Liliana Bissa, Psicologa Dirigente della Struttura Innovazione e Progettualità per la famiglia di ATS – avendo infatti, quali prioritarie finalità, la valorizzazione delle competenze, la promozione del protagonismo famigliare e il confronto fra pari come stimolo per acquisire ed implementare le capacità necessarie allo svolgimento del ruolo genitoriale ed educativo.
Tra le attività socioeducative sostenute dai Centri per la Famiglia si evidenziano: l’orientamento, attraverso sportelli informativi, per favorire l’accesso ai servizi; interventi a sostegno della genitorialità e della cura famigliare; l’organizzazione di incontri ed eventi di sensibilizzazione ed informazione su tematiche di interesse; attività laboratoriali per bambini e genitori, bambini e nonni, preadolescenti e adolescenti; spazi di ascolto e consulenza psico-pedagogica rivolti alla coppia genitoriale per gestire momenti di crisi e transizione.
La logica sulla quale si basano gli interventi è quella del lavoro di rete tra vari soggetti, primi fra tutti gli operatori dei servizi coinvolti, socioeducativi, sociali, sanitari e sociosanitari, le organizzazioni del Terzo Settore (associazioni, cooperative sociali, reti di famiglie) e gli Istituti Scolastici. Le sperimentazioni in corso hanno permesso di individuare nuove modalità per intercettare i bisogni delle famiglie e hanno reso i servizi più accessibili, assicurando alle famiglie la conoscenza delle opportunità di aiuto che il territorio offre”.