Cremo, Vanoli e Vbc cantano
in coro: splendida giornata

Non succede spesso che gli astri cremonesi percorrano la medesima orbita. Cremonese, Vanoli e Vbc sono entrate domenica nella stessa scia di successo. Lo hanno fatto con prestazioni stellari, con vittorie nette e in alcuni casi inaspettate.

In ordine cronologico, la splendida giornata sportiva targata Cr è iniziata con la prima vittoria casalinga in campionato della Cremo, che sfata così una serie infinita di tabù. Tra questi, l’aver battuto un ex allenatore grigiorosso, Alvini, in una stagione in cui le gare casalinghe e gli incroci col passato avevano portato solo rimpianti. Stroppa si frega le mani per il tris di successi consecutivi e per la tripla rifilata allo Spezia, preso a pallate dal primo all’ultimo minuto.

Modo migliore per affacciarsi sul derby di Brescia non poteva esserci. Si giocherà domenica, stesso giorno e stessa città di Leonessa – Vanoli. Parallelismi che hanno già portato bene nello scorso weekend, quando dallo Zini al PalaRadi l’asticella dell’impresa si è addirittura alzata.

I biancoblu di Cavina avevano una “Mission impossible” da completare: affrontare la capolista e fino a domenica pomeriggio imbattuta Virtus Bologna. Morale? Anteprima sul parquet dell’ottavo capitolo della serie, con Grant Golden nei panni di Ethan Hunt e un 93-83 che vale già una nomination agli Oscar  Lba.

Tra le due feste cittadine, nel tardo pomeriggio di domenica un’altra franchigia nostrana ha completato il tris delle big: la Vbc Trasporti Pesanti, che a Firenze scorna Il Bisonte mettendo in mostra la cowgirl più giovane e graffiante del panorama di A1, Linda Manfredini, Mvp e trascinatrice nel primo successo in trasferta della Casalmaggiore di Musso, coach pronto a sfidare il proprio passato.

Sulla strada delle rosa, domenica al PalaRadi, ci saranno le farfalle di Busto Arsizio. La Vanoli, a Brescia, entrerà nella gabbia della Leonessa. Ad inaugurare il pomeriggio sarà la Cremo, al “Rigamonti”, nido delle rondinelle. Messa così, ha già tutti i presupposti per essere un’altra domenica bestiale.

Simone Arrighi