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Corteo pro-Palestina a Roma. Striscione con Meloni, Netanyahu e Biden: “Serve nuova Norimberga”

(Adnkronos) – Cortei pro-Palestina oggi sia a Roma che a Milano dallo stesso tenore anche con gli slogan. Corteo anti militarista nella Capitale nella giornata in cui si celebra la festa delle Forze armate. Sul camion che apre la manifestazione lo striscione ‘organizziamo il boicottaggio di Israele’. In testa al corteo lo slogan ‘Fuori l’Italia dalle guerre con la Palestina fino alla vittoria’, firmato dal comitato Angelo Baracca e numerose bandiere della Palestina. Alla manifestazione promossa da Potere al Popolo partecipano sinistra radicale, movimenti studenteschi e comunità palestinese, Usb e movimenti di lotta per la casa. Sono circa 5mila al momento, a quanto si apprende, i manifestanti che stanno partecipando al corteo pro Palestina, partito da piazza Vittorio, a Roma, e che sta entrando a Piazza San Giovanni, sfilando lento sotto la pioggia. Tra i tanti striscioni spicca quello con i volti del premier italiano Giorgia Meloni, del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, del presidente Israeliano Benjamin Netanyahu, del segretario generale della Nato Jens Stoltemberg e del presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen con la richiesta di “una nuova Norimberga per i crimini dell’Occidente in Palestina”. 

“Israele tirannia” recita, poi, uno dei cori al corteo che sfila per le strade meneghine, organizzato da ‘Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale’. Un nutrito gruppo di poliziotti e carabinieri, in tenuta antisommossa, presiede la manifestazione. Il corteo di Milano si ferma per un momento in via San Damiano. “Siamo vicini alla Prefettura di Milano”, dice al microfono una manifestante. “E’ qui che dobbiamo gridare ancora più forte Palestina libera. Il governo e lo stato sono complici di questo genocidio”, dice la ragazza. A interrompere i cori, i discorsi di alcuni organizzatori, ospitati all’interno di un furgone alla testa della sfilata. “Il colonialismo fa schifo. Anche la Nato e l’Italia sono colpevoli di quello che sta avvenendo”, grida al microfono un esponente. 

“Il governo Meloni è complice di un genocidio”, urla una ragazza al microfono al corteo di Milano. “Dobbiamo bloccare l’esportazione delle armi, questo significa mobilitarsi per la pace”, continua. “Ci diranno che siamo terroristi e contro l’Occidente, ma non abbiamo paura. Abbiamo un solo maestro: la Resistenza”, conclude la ragazza. 

 

 

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