Cronaca

La scomparsa del prof Rescaglio
Il ricordo di Biondi e Piloni

Sono in tanti a ricordare la figura del professor Angelo Rescaglio, scomparso nella notte all’età di 87 anni.

“Per me Angelo era  un Maestro e un Amico”, scrive in una nota Giovanni Biondi, presidente provinciale di Italia Viva. “Ricordo soprattutto gli anni del Partito Popolare, in cui fu Senatore e io il suo Assistente Parlamentare: un impegno oneroso e straordinario nelle Istituzioni Nazionali, che rinsaldò una stima e un rapporto che è durato fino a oggi. Ogni tanto ci si incontrava, Lui sempre paterno, saggio, di grande compagnia e con quella sedicente malinconica inquietudine Mazzolariana. L’ho visto, l’ultima volta, qualche mese fa, a casa sua e ricordavamo i “bei tempi” e i tanti progetti condivisi, le tante relazioni umane condivise. Angelo era un uomo di cultura, non teorico ma legatissimo alla sua terra e alla sua gente.  In tanti gli abbiamo voluto bene anche perchè sempre gentile, umile, sorridente.  Ci mancherà. Il nostro territorio perde uno dei suoi uomini migliori”.

“ll prof. Angelo Rescaglio era un uomo d’altri tempi”, scrive Matteo Piloni, consigliere regionale Pd, “con lo sguardo e il pensiero sempre rivolti sempre al futuro. Mai banale nei pensieri e nella lettura degli accadimenti del mondo, con una grande attenzione verso i giovani, al centro del suo impegno anche da Senatore della Repubblica. Attento difensore dei principi della Costituzione e delle regole della Democrazia, che metteva in pratica nella vita così come nella scuola e nella politica. Di lui ricordo la straordinaria gentilezza e disponibilità, e da presideblnte dei garanti della federazione cremonese del partito democratico, anche in momenti critici e delicati, è stato un riferimento di rispetto delle norme che regolano la vita democratica di una comunità. L’indomani dell’invasione russa nei confronti dell’Ucraina, nel febbraio dello scorso anno, scrisse:”Ora siamo in attesa di sapere se vincerà l’odio o la speranza, mentre ci accompagna la preghiera e l’invocazione, guardando ai destini dei popoli e alle attese dei nostri giovani, domani responsabili di un futuro da loro non costruito, ma come dono in eredità”. Un pensiero forte e profondo che ci lascia in eredità, purtroppo ancora piu attuale in queste settimane. Alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze e la gratitudine per il suo impegno e il suo esempio”.

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