Cronaca

Università Cattolica, presentato
il progetto MyMentor

Presentato nell’aula magna del campus di Santa Monica a Cremona il progetto MyMentor, nato nove anni fa nell’ambito del corso di laurea magistrale in Gestione d’Azienda. Si tratta di un percorso di orientamento professionale, di avvicinamento al mondo del lavoro e di crescita personale dell’Università Cattolica, oggi esteso a numerosi corsi di laurea magistrale della Facoltà di Economia e Giurisprudenza e della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.

Prevede l’abbinamento tra mentor, professionisti affermati spesso laureati dell’Università Cattolica, e mentee, studenti degli ultimi anni di corso interessati a ricevere consigli per il proprio orientamento professionale, sulla base di specifiche aree di interesse. L’obiettivo, per l’edizione 2023/2024, è la composizione di cento coppie mentor-mentee.

A Cremona ne sono state individuate 28, suddivise tra la laurea magistrale in Innovazione e Imprenditorialità digitale (11 coppie), quella in Agricultural and Food Economics (12 coppie) e quella in Food Processing: Innovation and Tradition (5 coppie)

Si tratta di Sasha Abdel Sater, Emanuele Ascolese, Sofia Anna Bellavita, Luca Calcina, Fabio Cappabianca, Petra Carraro, Francesco Chiesa, Giovanni Corazza, Chiara Costa, Nicolò Danzi, Sofia Dottori, Clara Durosini, Matteo Galvani, Matilde Gatto, Salvatore Gatto, Alessio Gennari, Alejandra Gonzales Ruiz, Maximilian Grimm, Fabian Gruetzner, Simone Ingletti, Federico Lofoco, Elisa Molinari, Pietro Oberti, Alberto Petti, Melissa Pignataro, Davide Rosseghini, Greta Silvotti e Lorenzo Vincini.

“La Facoltà di Economia e Giurisprudenza ha creduto fin dal primo giorno in questo progetto” dice Fabio Antoldi, docente di Strategia aziendale e di Imprenditorialità, direttore del Centro di ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale (Cersi) e coordinatore del corso di laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale. “Nel portare i saluti della preside, Anna Maria Fellegara, esprimo gratitudine e soddisfazione per i giovani che hanno scelto di mettersi in gioco. La scelta di essere qui connota già il loro stare dentro l’università. Avere la possibilità di stare fianco a fianco a un mentor darà la possibilità di acquisire la capacità di essere critici e di leggere il contesto, una qualità che di solito richiede anni per essere sviluppata”.

“Accanto al tema dell’accompagnamento, c’è quello della reciprocità” spiega Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di Economia agro-alimentare della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e presidente dell’Associazione degli economisti agrari europei (Eaae). “Tornare in università è un valore anche per i mentor. Cerchiamo di rendere le persone curiose e interessate a un mondo che sta cambiando velocemente». Nel portare i saluti del preside, Marco Trevisan, il professor Sckokai ricorda che «la Facoltà di Scienze agrarie è rappresentata in questo progetto da ben due corsi di laurea, entrambi in inglese. Anche questo è un segnale dell’università che cambia, così come lo è la ricca presenza di studenti internazionali in aula: segnale di novità e di vivacità”.

Cristina Coppola

 

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