Economia

Desertificazione bancaria:
ne "soffre" anche Cremona

Sempre più Comuni sono completamente sprovvisti di sportello bancario. Il fenomeno si chiama “desertificazione bancaria” e tocca in maniera forte anche la provincia di Cremona. Per migliaia di persone, molti dei quali anziani, non avere uno sportello di prossimità significa dover sopportare pesanti disagi per accedere a servizi. Negli ultimi anni questo problema si è aggravato sempre di più, senza che il ricorso sempre più forte al digitale riuscisse a tamponare le falle aperte. Non sono solo le persone a subire le conseguenze dell’abbandono delle banche dai territori. Anche per molte piccole imprese la chiusura delle filiali costituisce un significativo problema.

A dare i numeri della desertificazione bancaria nel nostro territorio è Marco Arisi, Segretario Coordinatore provinciale FABI: “I dati sono relativi al 31 dicembre 2022 e la fonte sono i dati statistici pubblicati sul sito ufficiale di Banca d’Italia. Parlando della nostra realtà provinciale, negli ultimi 10 anni gli sportelli bancari sono passati da 275 a 189 e dal 2016, quindi negli ultimi sei anni, da 254 a 189, quindi c’è stata un’accelerazione nelle chiusure negli ultimi sei anni. Ci sono 42 Comuni su 113 senza alcuno sportello bancario. E la media degli sportelli ogni 100mila abitanti è passata da 80 a 54. E’ chiaro che chi ne fa le spese sono le chiusure nei centri di piccole dimensioni, nelle zone più disagiate, che sono in gran parte abitate da anziani, che hanno scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali, che sono promossi oggi dalle aziende di credito”.

La chiusura degli sportelli creerà sempre più disagi alla clientela, soprattutto a quella più anziana che non ha dimestichezza con la digitalizzazione.

Mauro Maffezzoni

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