Cronaca

Aggressione in Galleria:
il violento ha le ore contate

Sta per essere chiuso il cerchio sul caso di violenza accaduto domenica sera in Galleria XXV Aprile a Cremona, dove uno straniero in bicicletta ha colpito con due pugni e una testata un cremonese di 63 anni e spintonato la moglie di un anno più giovane. In questi giorni gli investigatori della Squadra Mobile della Questura hanno lavorato senza sosta per cercare di identificare l’autore dell’aggressione, sentendo le vittime, i testimoni e acquisendo le immagini delle telecamere. In queste ore gli inquirenti stanno battendo palmo a palmo tutti i locali pubblici del centro, in modo particolare i bar, per cercare di acquisire elementi utili per rintracciare il fuggitivo.

Ieri marito e moglie hanno trascorso due ore negli uffici di via dei Tribunali dove hanno spiegato nei dettagli quanto accaduto.

“Ci siamo spaventati, non ce l’aspettavamo”, ha detto ieri la coppia che quella sera stava facendo una passeggiata prima di rincasare. Improvvisamente si sono trovati davanti il ciclista che per poco non li ha investiti. “Complimenti!”, gli ha detto il 63enne, rimproverandolo. A quel punto lui “si è caricato di violenza”, ha ricordato la moglie. “Era scuro di carnagione, ma parlava in italiano. Ci ha dato dei razzisti, e se c’è proprio qualcuno che non lo è siamo noi. Poi a mio marito ha dato due pugni e una testata e io sono stata spintonata”. “Non c’è più senso civico, in giro c’è maleducazione”, ha aggiunto il 63enne, che lavora in Comune. “E questo non c’entra con il colore della pelle”. 

Dopo l’aggressione, marito e moglie erano stati soccorsi da alcuni passanti che avevano allertato il 118 e la polizia. Entrambi erano stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale e dimessi con una prognosi di tre giorni. L’episodio di violenza, l’ultimo di una serie accaduti nelle ultime settimane in città, hanno provocato sconcerto e sdegno tra i cittadini cremonesi.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...